3 aprile 2012

Ex ante (Barcelona-AC Milan)

Il Pep schiererà tutti i primi violini della Philarmonica, con il maestro Xavi Hernandez a sfogliare tema per tema lo spartito. Fabregas più Iniesta più Messi più Sanchez più, appunto, Xavi. Se tutti ispirati, non ci sarà scampo per vecchietti, sciagurati, zingari e onesti pedatori in maglia rossonera. L'unico rischio del Barça, come sempre, è l'autocompiacimento; noie e nausee da ennesima replica di se stessi dovrebbero tuttavia essere scongiurati dal contesto. Ma è bene mettere in conto la possibilità di una partita storica; se indispettito dal corso degli eventi, Eupalla può decidere che il regno della pulce, così com'è stato, debba tramontare in una sola serata. I precedenti non mancano, e in fondo il Milan (per quel che ha rappresentato in decenni di coppe) sarebbe la squadra perfetta cui affidare la diabolica missione. Non me lo auguro, perché questo spianerebbe il cammino dello Sfasciacarrozze e consegnerebbe la stagione precedente il campionato d'Europa a isterismi e sceneggiate inenarrabili. Ciascun saggio milanista dovrebbe perciò auspicare una onorevole resa, per poter continuare ad ammirare (ancora per un po', almeno) questi magnifici artisti.