4 aprile 2012

Hapax

Concordo sulla constatazione dell'attuale inferiorità del Milan rispetto al Barça, non senza ribadire che mi attendevo comunque di più oltre all'ebbrezza di vedere andare in gol Nocerino al Camp Nou (e inevitabile è scattata la sinapsi che ci ha riportato a un detto celebre del Filosofo: "mai avrei immaginato di vedere in vita mia Comunardo Niccolai in Mondovisione", ai tempi di Mexico 1970). E concordo con l'impressione (che è una constatazione ormai) che la Philarmonica di quest'anno non suoni con l'intensità e la pienezza di quella dello scorso anno.

19 giugno 1974, Westfalenstadion, Dortmund
Piet Keizer affronta Bo Larsson
Ciò mi induce a una breve riflessione sui cicli delle grandi squadre. Prendiamo le tre più recenti: Ajax-Olanda, Milan e Barça. Ognuna di esse ha compiuto un ciclo, in una sorta di parabola: l'Ajax e l'Olanda - la distinzione è tautologica essendone il mentore Rinus Michels e i gladiatori avanzati gli ajacidi - hanno delineato una traiettoria decennale: 1969-1978, dalla prima finale di Coppa dei campioni col Milan alla finale del mondiale argentino, grosso modo; il Milan di Sacchi e poi di Capello sta racchiuso, nei suoi successi, tra il 1988 e il 1996; mentre il Barcellona ha in atto un ciclo avviato dalla vittoria nella Liga nel 2005, ed è giunto al settimo anno consecutivo di vittorie, soprattutto grazie al Pep.

14 agosto 1988, Wembley Stadium, Londra
Chicco Evani in pressing sul portatore di palla
Ma non tutti gli anni sono stati uguali, non solo come risultati ma come qualità del gioco. Ogni parabola vincente ha avuto cioè il suo hapax. Quello olandese fu probabilmente raggiunto nelle sette memorabili partite della nazionale oranje al Weltmeisterschaft 1974, un filotto probabilmente unico nella storia del calcio internazionale. Il Milan lo raggiunse invece subito, a mio avviso, nel 1988: la vittoria a Napoli, lo scudetto e poi una tournée estiva in Inghilterra (Torneo di Wembley, di cui ricordo una strepitosa partita col Tottenham [qui tabellini e cronaca]) in cui la squadra giocò divinamente, come mai più a quei livelli se non saltim. Il Barça il suo hapax lo ha invece toccato nel 2011 nelle memorabili sfide con i Blancos guidati strenuamente da Mourinho e nella finale perfetta di Wembley.

28 maggio 2012, Wembley Stadium, Londra
Pedro salta Fabio
Epifanie con relativi hapax, dunque: e si noti la regolarità dei cicli vichiani. Abbiamo dovuto attendere dieci anni tra lo svanire arancione e l'apparizione di Sacchi, e ancora dieci tra la fine del ciclo rossonero e l'emersione di quello blaugrana. Se Eupalla manterrà le sue cadenze dovremo probabilmente attendere la prima metà degli anni venti per contemplare la prossima cometa. Se ci andrà bene magari ne vedremo subito anche l' hapax, se ci andrà male temo che lo vedremo da seduti in cielo accanto alla nostra Dea.