17 aprile 2012

Mou l'antistorico

Franz Beckenbauer e Gerd Müller con la maglia
del Fußball-Club Bayern München in una partita degli anni 1970s
Un gran pezzo di nobiltà europea nella prima semifinale di CL, stasera all'Allianz Arena: in totale ben 13 coppe dalle grandi orecchie nelle bacheche delle due contendenti e 9 incroci (a partire dal 1976) nei precedenti della massima competizione continentale (l'ultimo negli ottavi di CL 2006-2007). Complessivamente 10 vittorie per i bavaresi, 6 per i castigliani, 2 i pareggi. Le statistiche fra le mura amiche, inequivocabilmente, dicono Bayern: 8 successi, 1 pareggio, neanche una sconfitta in casa. Netta la supremazia dei tedeschi in semifinale: blancos eliminati in 3 delle 4 doppie sfide disputate (stagioni '75-'76, '86-'87, '99-2000, 2000-'01).

Ma «i numeri sono la storia e la storia oggi non c'entra», glissa lo specialone. Che naturalmente (benché già in odore di Clasico, sabato contro un Barça tornato a 4 lunghezze) non farà calcoli e manderà in campo i migliori. L'unico dubbio pare riguardare il ballottaggio Ozil-Kakà: favorito il brasiliano, apparso più pimpante dell'ex Werder nelle ultime uscite. Il tecnico dei bavaresi Heynckes è invece alle prese con il recupero di Schweinsteiger, non ancora in piena forma dopo un lungo stop. Tutti a sua disposizione gli avanti: le tre mezzepunte Robben, Müller e Ribery, e il centravanti Mario Gomez, all'inseguimento della Pulce nella classifica cannonieri. Un potenziale offensivo che fa salire, a mio avviso, le quotazioni teutoniche. Se non altro per la sfida odierna dico Bayern al 60%. Con l'ulteriore stimolo della finale casalinga (e una manciata di storia nelle tasche).