17 giugno 2013

Il Leone ruggisce ancora

Eh sì! Per quanto sempre più spelacchiato, il vecio Leòn marciano ha ruggito anche ieri.

In 'trasferta' al Mecchia di Portogruaro ha dapprima illuso e poi trafitto negli ultimissimi minuti il Monza nella finale dei play off per l'accesso alla C1 [tabellino | HL]. Eroe, non per un giorno, l'indigeno Riccardo Bocalon, bomber sbocciato nelle giovanili delle Beneamata insieme a Destro, al quale dobbiamo un girone di ritorno coi fiocchi [biography | stagione]. Già lo scorso anno - lo rammento ai colti e agli incliti - il Venezia aveva vinto il campionato italiano di serie D, spezzando le reni al Teramo nella finalissima - davvero una bella partita [tabellino | HL] - sotto le colline di Gubbio.

Dunque un'ascesa irresistibile, che merita di essere celebrata. Anche perché il Venezia Calcio ha subìto nell'ultimo quarto di secolo traversie come poche altre squadre italiche: tre volte fallita e tre volte rifondata, ha conosciuto i fasti della A grazie a quello spregiudicato di Maurizio Zamparini (che ha fatto sedere sulla panca del Penzo anche Cesare Prandelli e fatto sognare con Pippo Maniero ed Alvaro Recoba) ma anche il gorgo nero della serie D.

Tutto si gioca ormai intorno al possibile affare del nuovo stadio, una chimera vanamente inseguita da Zamparini e ora nel mirino di un enigmatico (eufemismo) faccendiere russo, Yury Korablin (di cui nelle ciàcole da bàcaro in città si narra che, alla prima conferenza stampa di presentazione in laguna come nuovo presidente, alla domanda su quali fossero le sue attività in patria abbia sussurrato d'un fiato tre lettere: "KGB"). Ovviamente lo stadio si farebbe in Terraferma, in quel non-luogo che è ormai diventata l'area di Mestre e Tessèra, tra passanti autostradali, centri commerciali e direzionali, villette a schiera, riconversioni ecologiche di aree inquinate, aeroporto, nuovo ospedale e magari anche il tracciato della TAV per Trieste e Kiev ... Un boccone enorme, ricordato, en passant (altro eufemismo) dal Presidente al Sindaco nel messaggio ufficiale di ringraziamento [leggi].

A colori originari, nero verdi,
la squadra che vinse la Coppa Italia nel 1941
Speriamo che, come al solito, salti tutto e si continui a vedere un bel calcio provinciale all'antica al Luigi Penzo di S. Elena [vedi], teatro dei fasti degli anni trenta e quaranta, della squadra di Ezio Loik e Valentino Mazzola che vinse una Coppa Italia (sono il secondo e il quarto accucciati nella foto qui accanto), ma anche delle più recenti stagioni di serie A: pare che Ronaldo (quello vero, quello dell'Inter) si divertì come un bambino nel viaggio in motoscafo per raggiungere lo stadio e che gettò in canale un pallone per vedere l'effetto che fa ... Perché privarci di queste emozioni?

Azor

Riferimenti essenziali: La scheda Wiki sul Venezia | Il sito ufficiale | Quello dei tifosi | La squadra di Subbuteo
A letto con Maradona le celebrazioni più appassionate, ovviamente: Il Tornado | Happy endings | 1942
Per chi ancora ama leggere i libri: Un secolo di Calcio Venezia, a cura di S. Giorgi, Venezia, I Antichi Editori, 2007; e le belle pagine di John Foot, Calcio, 1898-2010. Storia dello sport che ha fatto l'Italia, Milano, Rizzoli, 2010, pp. 392-394.