14 giugno 2012

I due concetti speculari del calcio

14 giugno 2012, Arena Gdansk, Gdansk
La Spagna passeggia sull'Irlanda
Siamo l'Italia. C'è poco da fare. Non è detto sia un male, lo vedremo la settimana prossima. Intanto esprimo tutta la mia rabbia per quanto abbiamo fatto oggi e soprattutto per come l'abbiamo fatto. Nel calcio vi sono due concetti speculari e consecutivi: ti diverti se giochi bene e giochi bene se ti diverti. Il resto sono solo discorsi. La Spagna oggi l'ha dimostrato. Lottavano come leoni a un minuto dalla fine sul 4-0 per loro.

Noi oggi abbiamo dimostrato la nostra netta superiorità contro la Croazia, ma per un tempo. Si, un tempo perché siamo italiani. Nel primo tempo, l'unico in cui davvero abbiamo giocato, siamo riusciti a creare quattro palle gol nitide, chiare, cristalline. Non le abbiamo concretizzate. Capita. Quello che non deve capitare è rientrare nel secondo tempo per amministrare il risultato e colpire in contropiede. In contropiede contro la Croazia. Ma mi faccia il piacere! Noi siamo forti, più forti della Spagna, figuriamoci dei croazi! Siamo più forti non per il valore tecnico. In quel campo gli spagnoli sono, attualmente, inarrivabili. Noi siamo più forti perché più forte è la nostra storia. E nel calcio, come nella vita, la storia conta eccome. Dipende da come la si interpreta, e noi la si interpreta sempre per interposta persona.

Ora non basterà battere la Repubblica d'Irlanda. Bisogna sperare che la Spagna giochi davvero contro la Croazia e che gli spagnoli siano diversi dal nostro illustre portiere nonché capitano ("meglio due feriti che un morto" diceva pochi giorni fa il gobbone). Intanto questo europeo un vincitore ce l'ha già: il pubblico irlandese. Fantastico! Chapeau!

Cibali