22 giugno 2012

Il mitologico gol di Σωκράτης

Oggi dunque l'€ scontro tra Grecia e Germania. Ho compulsato gli almanacchi, che indicano una storia schiacciante a favore dei tedeschi e lasciano solo una labile fiammella alle speranze elleniche. Solo 8 precedenti tra le due nazionali (nello spazio recente tra 1960 e 2001), 5 vittorie tedesche e 3 pareggi: nei tornei mondiali vento unidirezionale che spira da Nord; in quelli europei, invece, i toeschi non sono mai riusciti a prevalere sugli egei. Nelle qualificazioni all'edizione 1976 fu 2:2 al Pireo e 1:1 a Dusseldorf; nella fase finale del 1980 fu 0:0 a Torino [dettagli]. E' a questi precedenti che si devono appigliare i nipoti in campo oggi. Possono provarci, stando stretti e colpendo di rimessa, magari puntando ai rigori. Avranno certamente con loro tutta l'Europa di lingua non barbara, ma dubito assai che possa bastare.

1972, Olympiastadion München
Il bellissimo gol di testa di Σωκράτης su un impietrito Leibniz 
Il precedente confortante viene invece dalla tradizione filosofica. Come è noto, i due paesi vantano i migliori pensatori dell'antichità e dell'età moderna. Nell'unico confronto diretto fino a oggi hanno prevalso i greci con un bellissimo gol di testa (ovviamente) di Socrate. La partita è andata in scena all'Olympiastadion (ovviamente) di München nel 1972. La Germania schierò anche Franz Beckenbauer (ovviamente).

Queste le formazioni scese in campo agli ordini del signor Confucio, coadiuvato dai guardalinee San Tommaso d'Aquino e Sant'Agostino. Germania (4-2-4): Gottfried Leibniz; Immanuel Kant, Georg Wilhelm Friedrich Hegel (capitano), Arthur Schopenhauer, Friedrich Wilhelm Joseph Schelling; Karl Jaspers, Franz Beckenbauer; Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel, Ludwig Wittgenstein, ma con punte più avanzate Friedrich Nietzsche e Martin Heidegger. Allenatore il sanguigno Martin Lutero. Grecia (in un po' più moderno 4-4-2): Platone; Epitteto, Aristotele (libero pensatore), Sofocle, Empedocle; Plotino, Epicuro, Eraclito, Democrito; Socrate (capitano) e Archimede, attaccanti di fosforo. Come repubblica vuole, autogestione, senza allenatore.

Reliquie vintage di quella memorabile partita
Per fortuna si sono conservati alcuni "riflessi filmati" (andati in onda il 18 dicembre 1972 nel Monty Python's Fliegender Zirkus sulla Rete televisiva ARD), che ci consentono di appurare la lunga latitanza del gioco, soffocata dal tatticismo specultativo (si osservi lo smarrimento del Kaiser Franz in mezzo al campo), la clamorosa espulsione di Friedrich Nietzsche, reo - a quanto pare - di aver dubitato del libero arbitrio dell'arbitro, l'atletismo di Karl Marx subentrato nella ripresa a uno spento Ludwig Wittgenstein. Soprattutto, grazie a un'illuminazione di Archimede (ovviamente) si vede finalmente il gioco con la palla, una splendida triangolazione euclidea (ovviamente) e la mirabile inzuccata del capitano greco all'89°. Marx reclamò invano il fuorigioco ellenico, ma l'arbitro fu irremovibile di fronte alle prolungate proteste tedesche. Un pensoso resoconto della partita lo si può leggere anche sul "Guardian" (ovviamente) [qui].

Chissà se Eupalla stasera sarà ovviamente super partes.

Azor

Germania - Grecia 0:1 (0:0)
Tabellino | HL - HL (inglese con sottotitoli)