16 giugno 2012

Nono Colussi

Le Roi detta la linea 
"Il sospetto è legittimo, anche se è normale che sia finita così, perché quando a due squadre serve lo stesso risultato per passare il turno l'antagonismo viene messo da parte. Infatti io ero sicuro che finisse così, tant'è vero che ho anche scommesso con degli amici su quel risultato".

No, non è Gigione nostro l'autore di questa frase, ma il serafico Roi Souriant, dopo il biscottone di Svezia-Danimarca nell'Euro 2004.

In cucina, intanto, alcuni mastri mettono le mani infarinate avanti. Vedan Corluka: "Sono pure stupidaggini, noi guardiamo soltanto a noi stessi e tenteremo di vincere contro la Spagna, così qualsiasi allusione o combinazione sarà inutile. Mi sembra che siano altri ad avere problemi con partite truccate; che Buffon guardi nel suo orto". Darijo Srna, il capitano: "Se a Buffon piace scommettere sulle partite, non significa che piaccia anche a noi. Ma non credo che abbia veramente pensato a una partita combinata, probabilmente scherzava".

L'occasione è ghiotta (in tutti i sensi) per mettere in archivio le torte meglio confezionate a livello di Nazionali:
- 1978, Mondiali in Argentina: Argentina-Perù 6-0, eroe il portiere Ramón Quiroga;
- 1982, Mondiali in Spagna: Germania-Austria 1-0, e l'oscena melina di 80 minuti dei connazionali dell'ex Reichskanzler davanti a centinaia di immigrati dal Maghreb che cercarono invano di invadere il campo di Gijon;
- 2004, Europei in Portogallo: Svezia-Danimarca 2-2, e il pianto dirotto del giovane Sant'Antonio.

En passant: quattro delle sei nazionali pasticciere appartengono al novero dei cosiddetti "paesi seri", che i nostri moralisti in servizio permanente effettivo ci additano un giorno sì e uno no quando sputano sul piatto di spaghetti. Ma quando la finiremo di credere alle favole?

Azor