16 giugno 2012

Tragedie pronostici e scommesse

Dopo due giornate di gara, ecco che un quarto di finale dei miei pronostici (Svezia-Irlanda) è rinviato sine die. La nemesi si abbatte sistematica su chi si avventura in giudizi definitivi; così ho visto segnare (un bel gesto, peraltro) Postiga, e ho dovuto assistere alla resurrezione di Torres. All'appello manca solo Podolski. Risponderà domani sera. Intanto Prandelli mediterebbe (dicono gli inviati RAI che seguono con raffinate esegesi le partitelle di allenamento su trenta metri di campo e poi spacciano professionalmente voci di spogliatoio) di cambiare mezza squadra o quasi. Fosse vero, sarebbe sciagura (lo dico naturalmente per scaramanzia), per quanto i dubliners siano parsi finora davvero un reggimento sbandato e ubriaco. In attesa di vedere come si comporterà la Spagna (sulla disponibilità croata ad aggiustare tutto l'aggiustabile, specie ai nostri danni, potremmo 'scommettere' a colpo sicuro), ringraziamo ancora gli inglesi per aver inventato il calcio. E, ancora di più, reddere graciam debemus a chi ha inventato gli inglesi. Vantano il migliore autore tragico dell'era post-classica, e anche nella comedy (letteraria e calcistica) sono da sempre al top. Per loro, il confine tra gloriosa epopea e national football tragedy è quasi impercettibile, e si può varcare più volte in pochi minuti, come abbiamo visto ieri sera. L'impressione è che Benny Hill disponga la squadra non troppo diversamente da come avrebbe fatto Walter Winterbottom; e di questa impostazione arcaica mi pare abbia sofferto anzitutto il disorientato Ashley Cole, abituato all'avanguardia tattico-culturale rappresentata oggi dal Chelsea (da Mourinho a Di Matteo, passando per Ancelotti). Young esterno sinistro: por qué? Milner a destra, invece di Walcott (che don Fabio reputava inamovibile): por qué? Va detto che per loro fortuna il sodalizio centrocampistico fra Lampard e Gerrard si è sciolto causa logorìo del primo.

Un maturo Gianni Rivera
con la maglia del Liverpool
Un giovane Steven Gerrard
 con la maglia dell'Alessandria
A proposito di Gerrard: il suo taglio a spazzola è eterno, e finalmente ho individuato l'immagine che da sempre mi evoca: si tratta della foto di Gianni Rivera all'esordio in serie A con l'Alessandria e contro l'Inter (era il 1959, e il WM britannico era gestito ancora da WW). Welbeck mi pare promettente (non per il look: il suo ricorda quello dei cestisti NBA anni '60), Carroll un buon specialista, ma non vale un ginocchio di Rooney. Insomma: mi dispiacerebbe per Sheva e per Oleh (non per l'Ucraina), ma un Inghilterra-Spagna nei quarti credo possa valere il prezzo di qualsiasi esclusione. Aggiornando il tabellone, dunque: Francia-Croazia (è ancora scaramanzia), Germania-Polonia, Olanda-Russia (già: 'scommettiamo'?).

Mans