12 luglio 2012

La sfera di cuoio

Ci risiamo. Finita la sbornia sportiva degli Europei siamo a segnalare le amenità del circo calcistico europeo. Non guardiamo in casa altrui (stanno come e forse peggio di noi), ma ai fatti di casa nostra. Ieri abbiamo assistito alle esternazioni del presidente juventino in merito ai trenta scudetti, a quanto vinceranno l'anno prossimo e a quanto se ne impipano allegramente delle regole imposte dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. La settimana precedente abbiamo visto il presidente-proprietario del Napoli minacciare un giornalista di rifargli i connotati (per intenderci è quello che fa cinema e che vuole sfrattare Cinecittà, cancellandola, per farci un meraviglioso centro commerciale insieme all'amico suo, proprietario della squadra per cui faccio il tifo io, quello che per amore della cultura nazionale voleva restaurare il Colosseo). Un inizio confortante per la stagione che deve ancora iniziare, non c'è che dire.
Ma il problema secondo me è un altro. Stiamo assistendo a un declino del calcio che temo sia irreversibile almeno per i prossimi trent'anni. Io mi sono innamorato del gioco del calcio praticandolo con gli amici per strada. Giocavo, come molti miei coetanei e non solo, in una squadra locale, facevo agonismo ma non me ne fregava niente. Il veicolo dell'innamoramento era la strada, era la piazza. Credo sia questo il motivo per cui negli USA e in Australia il calcio non è popolare. Hanno strutture urbanistiche del tutto inadatte per giocarci a calcio. Provate voi a giocare a calcio nel centro di Manhattan o in una bella pianura dell'Idaho o sui monti del Colorado o a Camberra! Hai voglia a creare scuole calcio, i ragazzini non ci si appassionano. Il calcio è sport popolare ed è quella la radice del suo successo.
E ora che cosa sta accadendo nelle nostre città? In molte di esse le strade sono diventate monopolio di SUV e autobus turistici a due piani, quando va bene. Ci si avvicina al calcio ammirando le gesta di Lara e del suo calcio cibernetico o giocando a FIFA o a Pro Evolution Soccer.
Io la vedo buia, parecchio buia. Se non si torna alla passione e al divertimento non ne usciremo. Saremo condannati a vedere gli sceicchi, che stanno al calcio come io sto alla danza classica, comprare tutto e ammazzare una passione genuina.
Chissà, forse il calcio supererà anche questa, ma noi ce la faremo?

Cibali