4 novembre 2012

La strana partita

Non ho visto Juventus FC - FC Internazionale Milano, ieri sera (sabato 3 novembre 2012, Juventus Stadium, Torino, ore 20.45), ma dev'essere stata una strana partita. A dire il vero, me ne sono gustato i primi 20 secondi: una magnifica azione d'attacco della Juventus, sonnecchiante all'indietro nei primi tocchi, ma poi partita in verticale, lungo la fascia sinistra, con quattro o cinque passaggi di prima che hanno portato al gol, segnato praticamente a porta vuota. Un'azione meravigliosa: mi ha ricordato certe irresistibili percussioni polacche sulle corsie laterali nel mondiale del 1974. Poi, vengono proposte immagini della stessa fase di gioco, e si vede benissimo che il penultimo uomo entrato in scena, quello che effettua l'assist, è in posizione di fuorigioco palese. Tutt'altro che millimetrico. E' corso troppo in avanti, e infatti deve persino frenare per coordinare la sua velocità con quella del pallone. E' Asamoah. Stupore: live, non m'ero accorto di nulla, l'angolazione della ripresa non lo consentiva. Sono dettagli, certo. Ma l'off-side poteva non essere visto solo da chi guardasse altrove. Il guardalinee certo guardava altrove, avrebbe sicuramente alzato la bandierina se fosse stato 'presente', attento allo svolgimento dell'azione. Chissà cosa guardava, chissà a cosa pensava. Come se un centravanti, solo e a porta vuota, invece di sparare in rete (a costo di sbagliare) decida di effettuare un lungo passaggio all'indietro, verso il proprio portiere. Per distrazione, per estraniamento. E allora ho smesso di seguire la partita, e mi sono perso il resto di Juventus FC - FC Internazionale Milano. "Gli arbitri influiscono su ogni partita", mi dicevo (e ne sono convinto). Un conto è influire, un conto è non esserci. Juventus - Inter è iniziata ieri come fosse una di quelle gare che si giocavano nei prati con squadre improvvisate: senza regole e senza arbitri. Mi sono tornati in mente anche i campionati minori e giovanili, quando capitava che il ruolo di segnalinee fosse affidato a dirigenti, accompagnatori, panchinari delle due squadre, uno per ciascuna: erano concentrati e attenti, persino tesi - essendo tesi e impegnati a favorire la propria parte, ma senza darlo clamorosamente a vedere. Dunque mi sono definitivamente, per così dire, tranquillizzato: un errore così sfacciato è solo frutto del caso. Poi mi sono intristito: è la mediocrità, l'inadeguatezza, la confusione. Gli arbitri (intesi come équipe designata: ormai è composta da almeno sei individui, variamente dislocati, e sicuramente ce n'è qualcun altro che si aggira all'insaputa di tutti, con qualche travestimento) influiscono su ogni partita; ma stasera l'hanno negata, modificata, distorta sin dal primo istante. Ne hanno inventata un'altra. Cercheranno di raddrizzarla, pensavo? Non mi interessa.

Le squadre schierate a tavolino prima del match.
Stramaccioni inserirà Cassano al posto di Guarin
Volevo solo gustarmi una sfida interessante; era interessante la rinuncia alla specularità di Stramaccioni, era interessante immaginare il forcing juventino e il contropiede interista, o viceversa (magari, con questo impianto, a far possesso palla sarà l'Inter); c'erano insomma tutti gli ingredienti per una grande serata di voyeurismo pedatorio.

Alla fine, vengo a sapere che l'Inter ha rimontato e vinto in scioltezza. Caspita. Dev'essere stata una partita davvero strana. Sentiamo almeno i commenti, mi dico. "La Juventus è stata penalizzata dal gol irregolare e dalla mancata espulsione di un proprio giocatore". Penalizzata? Abbandono ogni speranza. Spengo la tv. Buonanotte, mondo.

Juventus FC - FC Internazionale Milano 1:3 (1:0)
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Mans