17 settembre 2013

How do you say "tiki taka" in English?

Cartoline di stagione: 5° week end 2013/2014

16 settembre 2013, Liberty Stadium, Swansea
Per quanto ronzino acclarato, Jonjo Shelvey uccella di stile il pur bravo Mignolet
La cartolina proviene questa settimana dal Liberty Stadium di Swansea [card] dove è andata in scena una gradevolissima partita, forse la più bella sul piano estetico dell'intero turno europeo, tra lo Swansea City e il Liverpool. Qualcosa di inusuale per il football inglese, anche per quello dell'età della Premier (che non è più quello del calcio lungo e pedalare ma nemmeno il più innovativo tatticamente): una partita nel segno del tiki-taka. Il merito è dei due allenatori (ovviamente non albionici): l'irlandese (del Nord) Brendan Rodgers, che proprio allo Swansea per due stagioni ha fatto vedere un calcio ispirato a quello di Guardiola, riproponendolo poi a Liverpool, dove ha incontrato qualche difficoltà il primo anno ora lenita dal primo posto in classifica; e il danese, vecchia gloria, Michael Laudrup, che ha mantenuto assetto e idea di gioco del suo predecessore. Due allenatori "con conoscenze" come direbbe mastro Arrigo.

Bravi soprattutto a convertire al nuovo verbo una paurosa manica di ronzini in campo: eponimo, lunedì sera, l'improbabile Jonjo [sic all'anagrafe] Shelvey, non rimpianto ex dei Reds, che ha segnato una rete e distribuito gli assist per le altre tre, di cui due, generosamente, agli attaccanti del Liverpool. 2:2 alla fine, un punteggio inusuale nella Premier mourinizzata di quest'anno (che viaggia a una media, antitelevisiva, di meno di due gol a partita). Soprattutto, una bella partita capace di coniugare la fitta rete di passaggi di prima al ritmo tipico delle squadre britanniche: un tiki taka, appunto, in salsa inglese, che a differenza dell'orrizzontalità ipnotica del Barça punta in verticale molto più spesso. Oltretutto proprio al termine di una settimana in cui le dichiarazioni di Piqué avevano infiammato e diviso l'universo calcistico spagnolo tra fautori e detrattori del tiki taka. La partita di Swansea mostra che esiste una terza via. Certamente più gradevole di quella mostrata dalla partita in contemporanea che si svolgeva a Parma tra due squadre più o meno equivalenti: là dove al Liberty Stadium si apprezzavano ritmo e qualità, al Tardini è andata in scena la solita partitella italica senza ritmo, spezzettata, con i giocatori che attendevano la palla sui piedi per fare il loro scattino interrotto dall'ancata o dalla pedata dell'avversario di turno. The times they are a-changin' ...

Azor