26 novembre 2013

San Siro, esterno notte

Cartoline di stagione: 15° turno 2013/2014

La cartolina di questo lungo weekend arriva da San Siro. Interno ed esterno. Sul verde prato si è visto (sabato sera) calcio monotono e per niente ispirato da parte milanista (nella norma, peraltro), sicché il vero 'spettacolo' è stato prodotto dalla curva sud. Dagli ultras. Durante e dopo il match. Nei novanta minuti si sono esibiti in un progressivo srotolamento di striscioni su cui era iscritta la loro arrabbiatura. Il crescendo testuale fu notevole, e la chiusura annunciava appunto la continuazione del discorso fuori dallo stadio (vedi foto). Da notare che, a inizio di serata, era stato esposto un messaggio di saluto equivocato: "Grande uomo, amico vero, bentornato Luca, nostro condottiero". Si pensava fosse rivolto a Luca Antonini, onesto pedatore oggi militante nel Grifone ma con recente passato in rossonero. Si sa, le curve adoperano criteri speciali nella scelta dei propri beniamini: ma nessuno si era mai accorto di quanto apprezzate fossero lassù le doti e il carisma del terzino. Infatti, non di lui si trattava ma di un leader della curva medesima, tornato in trincea dopo cinque anni di DASPO. Gli ultras onoravano verseggiando un proprio eroe: tutto qui.

Esterno di San Siro. Alcune centinaia di curvaioli fanno ciò che avevano promesso di fare, e si spostano davanti all'uscita dei garage.Cori truculenti ("Vergogna!", l'unico riferibile). Minacce (la meno preoccupante rivelava l'intenzione di tenere la squadra ferma nei sotterranei fino a mezzanotte). Poi c'è stato il noto rendez-vous tra i capi e la coppia di senatori milanisti, Kakà e Abbiati. La scena non è inedita in assoluto; lo è, però, a queste latitudini. E illustrerebbe, meglio di qualsiasi analisi, i guai di una società allo sbando e l'annunciata fine di un'epoca. Vedremo. Per ora, rumorisissimo pare il silenzio di Berlusconi, preso da altre e per lui più urgenti faccende; a quel silenzio si sovrappongono voci su futuri assetti, sul giubilamento di Galliani, sulla sostituzione di Allegri - che rimane l'unica cosa certa, sebbene sia difficile scommettere sui tempi in cui avverrà. Ma occorre anche tenere conto di come, e probabilmente a breve, inizi una nuova, caldissima campagna elettorale. Che l'ex-premier affronterà in condizioni di difficoltà estreme. E il Milan, come si sa, è da sempre uno dei suoi principali strumenti di comunicazione politica. Nuovi colpi di scena sono forse dietro l'angolo; non è detto che da quest'inferno il diavolo non esca ringalluzzito e ferocemente sghignazzante, per la gioia degli ultras.

Mans