1 aprile 2014

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Cartoline di stagione: 34° turno 2013-14

29 marzo 2104, San Mamés Barria, Bilbao
Alluce destro a far perno a terra, indice destro in aria:
la prodezza "pesantissima" di Thibaut Courtois
I campionati hanno dunque imboccato l'ultimo chilometro. Se il Bayern ha già alzato le mani e fa passerella come all'arrivo di una cronometro a squadre all'ultima tappa, in Premier e in Liga sarà una volata di gruppo da colpo di reni. Erano entrati in testa i "treni", rispettivamente, del Chelsea e del Real Madrid, ma sono stati risucchiati e spuntano ora le maglie celesti del City e blaugrana del Barça. In ottima posizione per provare a lanciare la stoccata nelle ultime centinaia di metri sembrano ancora Liverpool e Atletico. Fuor di metafora velocipedistica, era da anni che non si vedeva una situazione simile di incertezza al vertice dei due principali tornei europei.

Scremiamo però la panna mediatica. Si tratta pur sempre di super club, di medio e massimo calibro. Non c'è un Montpellier, per intenderci, nelle posizioni di testa. La classifica dei fatturati della stagione 2012-2013 dice: Real 518 milioni di euro, Barcellona 482 e Atletico 120; City 316, Chelsea 303, Arsenal 284 e Liverpool 240. Le vincitrici degli altri campionati, per valutazione comparativa: Bayern 431, PSG 398 e Juventus 272. Grandi flessioni dell'annata: Manchester United 423, Milan 263 e Borussia 256, per restare a chi sta sopra ai 200 milioni. Ma fatturano più dell'Atletico Madrid anche l'Inter (sic!) con 168, il Galatasaray con 157 e la stessa Roma con 124. Dunque, solo se alla fine prevalessero i Reds e i Colchoneros potremmo parlare di una piccolo ribaltamento gerarchico. Tra super club, bene inteso.

Mancano 6-7 partite e a questo punto cominciano a contare anche i dettagli: un gol mangiato, un regalo difensivo, un palo, un errore arbitrale. Tutto può pesare a questo punto. Sabato 29 marzo abbiamo assistito, in sequenza, a tre "dettagli" pesanti. Tre parate, che potrebbero spostare i piatti della bilancia alla metà di maggio.

La cartolina arriva dal Selhurst Park [card] per segnalarci che lo stagionato portiere del Crystal Palace, l'argentino Julián Speroni, ha effettuato una bellissima parata reattiva al 73° su tiro ravvicinato di Eden Hazard, salvando il risultato a favore della sua squadra: se il belga avesse segnato, il Chelsea avrebbe ora probabilmente un punto in più in classifica, e magari anche tre: cioè sarebbe in piena corsa. Ha ragione Mourinho a dire che adesso l'esito finale non dipende più da loro ma dalle altre squadre.

Poco più tardi, all'Emirates, al 76° il portiere polacco dell'Arsenal, Wojciech Szczesny, ha smanacciato con un gran balzo un tiro di Yaya Toure destinato all'angolino basso di sinistra. Due punti "persi" dal City, probabilmente, per l'allungo decisivo. In serata, al nuovo San Mamés (Barria), all'80° il giovane nazionale belga Thibaut Courtois - in prospettiva il migliore in assoluto dopo Neuer - ha tolto le ragnatele dall'angolino alla sua destra deviando una bella incornata di Aritz Aduriz dell'Athletic Bilbao, e salvando due punti al suo Atletico. Mere ipotesi? Può darsi. Ma i punti in più e in meno sono questi, a questo punto. Ed è il bello e il fascino agonistico di questo sport che amiamo.

Azor