21 marzo 2014

Le solite note

Fettine di coppa: ultima tornata degli ottavi di finale 2013-14

19 marzo 2014, Old Trafford, Manchester
Lui sembra redivivo, la squadra non ancora, nonostante il risultato
Bilanci di coppa. Scontati, ahinoi. Alcuni germogli di novità che sembravano spuntare [vedi] hanno subìto una gelata nell'ultima tornata degli ottavi di finale. Dominati dai super-club favoriti. In Champions sono passate tutte le prime dei gironi, rendendo agonisticamente inutile il turno degli ottavi (ma così andando avanti i diritti televisivi, con partite talmente scontate, alla lunga si sviliranno). Accoppiamento ai quarti più interessante quello tra Chelsea e PSG. Ma ci torneremo sopra.

Il dato forse più significativo è invece osservare il percorso in Europa League delle otto squadre arrivate terze nei gironi autunnali della Champions. Due (Shakhtar e Viktoria Plzeň) si erano incontrate ai 16esimi, mentre tutte le altre a parte l'Ajax (sconfitto dal Salisburgo) erano approdate agli ottavi. Altre due (Napoli e Porto) si sono incrociate, e solo il Viktoria ha perso per piede del Lyon. Dunque ben quattro delle otto compagini che si disputeranno i quarti arrivano dalla Champions: Juventus, Benfica, Basilea e Porto. Il sorteggio odierno non le ha fatte incrociare ed è dunque possibile che approdino tutte in semifinale. Nella prima edizione (2010) erano giunte in finale una ex Champions (Atletico, poi vincitore) e una ex Europa (Fulham). Lo stesso nella seconda (2011), con l'ex Europa (il Porto) vincitrice sull'ex Champions (Braga). Nel 2012 finale tutta ex Europa (Atletico su Athletic Bilbao). L'anno scorso entrambe le finaliste provenivano dalla Champions (il Chelsea vincitore e il Benfica).

A ben guardare, arrivare secondi nei gironi di Champions significa fermarsi poi subito. Arrivare terzi consente di approdare a semifinali e finali di Europa. Campionati approdati ai quarti della Champions: Liga (3 squadre), Bundesliga e Premier (2 squadre), Ligue 1 (una squadra). Campionati approdati ai quarti della Europa League: Liga e Portuguese Liga (2 squadre), Ligue 1, Serie A, Eredivisie e Super League svizzera (una squadra). Domina, come da anni, il calcio spagnolo, che vive lo stato di grazia di un paio di generazioni di campioni: come era accaduto al calcio inglese tra fine anni 1970s e l'Heysel, e a quello italiano negli anni 1990s. La qualificazione sofferta del Manchester United sui greci evita il naufragio al football britannico. Il nostro calcio è invece ormai al livello di quello olandese e svizzero. Con la differenza che, almeno il primo, è più piacevole e spettacolare. La provincia mediatica non se ne è accorta: ma ormai sia il calcio portoghese sia quello francese ci hanno sorpassato. A cominciare dalla serietà con cui si battono da anni nelle competizioni europee.

20 marzo 2014, Stadio "Artemio Franchi", Firenze
Il 42° sigillo
Il Napoli paga infatti la nemesi di De Laurentiis: dopo aver snobbato per anni l'Europa League, raccattando figuracce, ha pagato il misero ranking così acquisito finendo in un girone di Champions di ferro, ed è stato "punito" da Eupalla che gli ha messo di fronte, in Europa, una squadra di maggiore blasone europeo come il Porto. Auguriamoci che abbia capito la lezione. L'unico dato confortante riguarda la Juventus: nonostante le mezze parole e i sussurri della vigilia, che sembravano voler preferire il terzo scudetto (dei poveri) alla coppa europea, la società ha spinto Conte e i giocatori a passare il turno. A questo punto la squadra è "costretta" ad arrivare in finale, visto anche lo stadio dove si disputerà. E' un'occasione unica. Che "deve" cogliere.

La storia recente dell'Europa League è infatti sconfortante per il nostro calcio. Italiane ai quarti nel 2010, 2011 e 2012? Nessuna. Solo la Lazio lo scorso anno. Ultima italiana in semifinale? La Fiorentina eliminata dai Rangers ai rigori nel 2008 in UEFA. Prima ancora solo il Parma nel 2005 (anch'essa eliminata, dal CSKA), la Lazio nel 2003 (eliminata dal Porto di José Mourinho), il Milan (eliminato dal Borussia) e l'Inter (dal Feyenoord) nel 2002. Ultima italiana finalista? Quindici anni fa: il Parma di Tanzi allenato da Malesani (sic!), poi vincitore sul Marsiglia: in campo Buffon, Thuram, Sensini, Cannavaro, Veron e Crespo, tra gli altri. Una caratura analoga alla Juventus attuale: Buffon, Pirlo, Tevez, Llorente, Vidal, Pogba. Vedremo.

Azor