18 marzo 2014

Quando il faro si spegne

Cartoline di stagione: 32° turno 2013-14

16 marzo 2014, Villa Park, Birmingham
Il tacco di Fabian Delph che uccella Petr Čech
La più parte dei campionati ha già emesso il verdetto sull'esito finale: la Bundesliga addirittura dall'autunno, la Serie A dalla Befana, la Ligue 1 poco dopo. Per restare ai maggiori: la Liga sta protraendo ancora per poco l'incertezza, che sarà probabilmente risolta domenica prossima col clásico al Bernabeu; solo la Premier appare apertissima a molte soluzioni. Why?

Se guardiamo il palmarès da quando è sorta (1993: l'attuale è la 22esima edizione), emerge un dato impressionante: il Manchester United, guidato da sir Alex, è sempre - ripeto: sempre - arrivato tra i primi tre: 13 volte primo, 5 volte secondo, 3 volte terzo, mai peggio. Quest'anno invece il faro del campionato si è spento. Improvvisamente liberato dalla sua forza dominante, impazza l'equilibrio tra squadre tutte gravate da limiti evidenti. Di personalità: sia l'Arsenal sia il City, zeppe entrambe di stelline e castroni, con qualche ottimo giocatore e rari campioni. Di esperienza: il Liverpool, trascinato dal furore dei suoi giovani e da un campione come Suarez. Di qualità: il Chelsea, privo ormai di attaccanti di valore (al di là dei nomi), ricco di trequartisti sopravvalutati (a parte Hazard) e solido solo dietro.

La cartolina del turno giunge infatti dal Villa Park, dove l'Aston Villa si è preso una rivincita sugli errori arbitrali che lo avevano affondato a Stamford Bridge a inizio stagione [vedi], e ha castigato con merito un Chelsea incapace di rendersi realmente pericoloso. E' la quarta sconfitta per i Blues: le altre tre contendenti hanno già perso 5 volte. Il Bayern non ha mai perso, la Juventus una volta sola, il Real e il PSG solo due volte.

Ora comincia l'ultimo chilometro: al Chelsea mancano solo 8 partite. Alla media attuale significano 17/18 punti. Il City caracolla allo stesso passo, le altre un po' sotto. Mi sbilancio: vincerà il Chelsea, perché alla fine potrebbe contare l'allenatore. E JM è un generale che sguazza nella bolgia e sa usare i gomiti larghi. Vedarèm.

Azor