17 giugno 2014

#España sí puede!

Alicante, 17 de junio de 2014

La Roja si afferra a un hashtag per esorcizzare la paura. Tornano di moda le critiche e il pessimismo, imperanti fino al mondiale 2006 e giustificati dalla constatazione del fatto che la selección sembrasse destinata a non oltrepassare mai la soglia dei quarti. Nel match a specchio di domani contro la Roja cilena, già decisivo, il rischio del tracollo è particolarmente sentito; malgrado ciò, lʼinsoddisfazione per lʼapproccio alla gara con lʼOlanda e per un gioco noioso e involuto non provocherà inusitate rivoluzioni.

Javi Martínez e Koke: l'Afición li invoca a gran voce
Del Bosque ha annunciato qualche cambio "conservativo", mentre i tifosi chiedono al sessantaquattrenne ct ben altro: implorano unʼinverosimile temerarietà – con lʼinserimento di Koke, Javi Martínez e Pedro dal primo minuto al posto di Xavi, Piqué e Silva – e, soprattutto, pretendono una manovra veloce e verticale, poco compatibile in realtà con il dna di questa nazionale.
La notizia dellʼinfortunio di David De Gea, da molti invocato a rilevare un impresentabile Casillas a custodia della pluriperforata porta spagnola (Reina non è mai stata unʼopzione), ha aumentato la sensazione dʼinsicurezza nei confronti di un gruppo stanco, forse poco concentrato e sicuramente non umile.

Iker Casillas, imputato n. 1
Dopo otto lunghi anni e una manciata di partite altrui, è tornato un dubbio nello spagnolo medio, una crepa nelle sue certezze: forse si sta chiudendo definitivamente un ciclo. La Spagna non è più sul tetto del mondo e un primato che sembrava destinato a durare per decenni potrebbe interrompersi. Le favorite vincono, le seconde linee convincono. La stecca clamorosa della prima partita allarma tifosi ormai troppo ben abituati. Improvvisamente si percepisce la mancanza di quei singoli che trainano al successo: i Robben, Van Persie, Neymar, Messi, Benzema, Mueller, Pirlo.

Torna in voga il confronto tra Pirlo e Xavi: ingeneroso
Questʼultimo è sicuramente il più celebrato, anche in terra cispirenaica: la latitanza di Xavi e Iniesta accresce, per contrasto, la meraviglia e lʼammirazione nei confronti di Pirlo el Profesor, incensato dopo lʼennesima performance. Si citano statistiche, l'impressionante percentuale di passaggi utili, e soprattutto uno stile inconfondibile, elegante, proprio di quei pochi eletti che sanno davvero come toccare il pallone. ¡Qué grande eres Andrea!



 Duca