15 settembre 2014

I ritorni

Cartoline di stagione: 5° turno 2014-15

Messi e Neymar: potrebbe essere l'anno della grande intesa
E' stato il week-end dei ritorni. Sabato sera, a Camp Nou, è forse ricominciato l'infinito cammino del Barça. In pochi minuti, sullo scorcio di gara, la Pulce e O Ney - diversamente protagonisti in Brasile - hanno annichilito, con giocate inarrivabili, il forte Bilbao (sì, quello che aveva spento o quasi sul nascere stagione e ambizioni napoletane). Messi, in particolare, sembra tornato quello che in Brasile corricchiava lento e depresso sul prato in attesa d'essere riposseduto da Eupalla. Eccolo di nuovo, brillante, rapidissimo sul breve, capace di 'vedere' cose che lo spettatore capisce quando sono state già realizzate; e il brasiliano pare adesso un campione maturo, probabilmente fortificato dall'enorme sofferenza del mondiale e dalle responsabilità che ha dovuto portare sul groppone, alla sua ancora giovane età. Manca ancora il terzo, il dentone uruguagio. Immaginare i tre insieme è da capogiro: ancora qualche settimana, e potremo soddisfare il nostro inguaribile voyeurismo. Il Barça, intanto, ha iniziato bene la stagione: punteggio pieno dopo tre partite, Real già distante sei punti. Real che perde il  Derbi madrileño al Bernabéu; Florentino contestato, Carletto innervosito. Simeone, dalla gabbia, ha ancora una volta magistralmente guidato i suoi, operando i cambi giusti al momento giusto e mostrando di non essere in quest'epoca, e nel suo mestiere, secondo a nessuno. Anzi.

Meno 'grande', certamente, la prova dello United a Old Trafford, anche per la modestia dell'avversario. E' tuttavia la prima vittoria di Van Gaal, mentre il suo roster lentamente si viene completando. La Premier League è lunga ed estenuante, e vive fasi di intensità (e vicinanza di partite) da rendere potenzialmente irrisori i sette punti di vantaggio di cui gode il Chelsea - indubbiamente favorito dal calendario, almeno per ora. A Manchester possono tuttavia iniziare a progettare un rapido ritorno al vertice, dopo la stagione dell'improvvisa mediocrità.

Nel nostro 'malinconico' campionato maggiore, c'è da registrare una giornata forse statisticamente senza precedenti - qualcuno potrebbe indagare. Le due ex grandi milanesi hanno messo a segno, complessivamente, dodici gol. Vittime le simpatiche squadre emiliane, Sassuolo e Parma. A Parma, dopo un bel primo tempo del Milan, si è visto un secondo tempo osceno. Una fiera degli errori e degli orrori indimenticabile: protagonista della comica finale è Diego López, ex portiere dei Blancos nell'epoca del tramonto di Casillas, spacciato per uno dei migliori portieri del continente. Il buon Diego non ha parato uno solo dei tiri indirizzati dai parmensi nello specchio della sua porta: tre tiri, tre gol. Il quarto è di De Sciglio, un retropassaggio ordinario anzichenò. Nel 'tentativo' di controllarlo, Diego si stira e cade (foto), e il Parma segna così il quarto gol. Questo, signori, non è calcio; è Serie A.
Ciò nonostante, il Milan è primo in classifica.
Durerà poco, ma è a suo modo anche questo un ritorno.

Mans