1 settembre 2014

Il malinconico catino

Cartoline di stagione: 4° turno 2014-15

Sergio Ramos è implacabile nelle aree altrui (meno nella propria)
I madridisti sono contenti per il gol e anche per le loro nuove divise
Capita, non di rado, che i Blancos escano da Anoeta con le ossa rotte. Da quelle parti, li massacrano volentieri; e la soddisfazione di farlo in clamorosa rimonta dev'essere impagabile. Specie se il Madrid indossa un'inedita, inspiegabile, orribile maglia color fucsia hollywood. Anzi, ridicola. E ridicoli sono parsi i quattro gol incassati da Casillas, che ormai non vede più la boccia; dev'essere anche un po' sfortunato, oltre che declinante. Particolare non da poco, e che Carletto avrà sicuramente annotato, i baschi hanno infilato i loro quattro palloni da dentro l'area di porta, spazio nel quale non dovrebbe essere così semplice accedere. Accade ormai di frequente, e non solo al Real. Ripromettiamoci inoltre di contare, quest'anno, le reti scaturite da azioni di corner e a seguito di schemi mutuati dal basket. Il pollame brasiliano del mondiale ha spalancato nuovi orizzonti ai ladri di galline ...

Eccolo qua. Inconfondibile.
Se la cartolina principale arriva dunque dall'arena di San Sebastian, un'immaginetta malinconica giunge dal Meazza. Prima di campionato, è sempre un'emozione. Gli stadi dovrebbero riempirsi. Fino a pochi anni fa, San Siro andava esaurito in abbonamento. Ieri, nel tardo pomeriggio, le gradinate erano semideserte. C'era Milan-Lazio, una classica; teoricamente, uno scontro diretto per posizioni di immediato rincalzo al vertice. Tre punti importanti. Sulla panca rossonera, emozionato ed elegante, ma con lo sguardo tipico di chi non ha la minima voglia di perdere le partite, Pippo Inzaghi. La gente è andata allo stadio solo per lui, che non gioca più. E dedicati a lui, ultimo simbolo di un'epopea perduta, erano i cori innalzati dalla curva sud e che si perdevano, con surreale effetto di rimbombo, nel malinconico catino.

Mans