25 novembre 2014

Gioacchino redivivo

La Fiorentina vince a Verona e cancella i (troppi a dire il vero) mugugni che si erano moltiplicati nelle ultime settimane attorno al gruppo allenato da Montella. Ancora una volta il Vincenzino campano ha sorpreso tutti adottando sì il modulo più congeniale a questa squadra, ma inserendo il desaparecido Joaquín Sanchez Rodriguez. Il torero di El Puerto Santa Maria ha disputato un buon primo tempo per poi calare inevitabilmente nella ripresa. Una mossa del tutto inaspettata, ma alla fine vincente.

Joaquín Sánchez Rodríguez, in arte Joaquín
Resto invece perplesso sul reale valore di Cuadrado. Il giocatore è forte, veloce e dotato di buoni piedi, ma non sono sicuro che abbia nel dna la capacità di gestirsi in partita, di capire i momenti della gara. È giovane e merita credito; ha tutto il tempo per acquisire le doti che segnano la differenza fra un buon giocatore e un campione. Per ora è un buon giocatore, solo il tempo ci dirà se diventerà un campione.

Tornando alla tattica abbiamo ripetuto spesso che la Fiorentina deve giocare con la difesa a tre e gli esterni vicini, con una punta vera e una finta, che sia Marin, o Babacar o Cuadrado poco importa. Importa che finalmente Gomez ha riacquisto l'apparenza di un giocatore di calcio che ha segnato in carriera in quasi tutte le porte del pianeta e sia la condizione sia i movimenti visti a Verona lasciano ben sperare per il futuro. La riserva destata dalla formazione di domenica resta però insistente a ronzare per la testa: perché Joaquín? Perché un altro esperimento a fronte di un esterno vero (Cuadrado) e una punta giovane che potrebbe tranquillamente affiancare Gomez? Forse Montella non ha davvero scelta e i molti impegni lo costringono a provare soluzioni diverse per situazioni diverse. Dopodomani si gioca in Francia, sul campo del Guincamp, non proprio una trasferta irresistibile. Allora sì che il tecnico viola potrà sperimentare. Sarà l'occasione per vedere Marin. Credo sia potenzialmente un fenomeno. Vedremo.

Intanto godiamoci un talento vero, straordinario calciatore destinato all'olimpo di questo sport. Paulo Dybala da Laguna Larga, classe 1993. Raramente ho visto un giocatore così maturo a 21 anni. Godiamocelo prima che il denaro degli sceicchi ce lo porti via.

Cibali