8 dicembre 2014

The ball boys

Cartoline di stagione: 15° turno 2014-15

“The ball disappeared, the ball doesn’t come,
another ball comes, the ball boys run away" (JM)
Beh, avevamo appena finito di dire che in Inghilterra una lotta per il titolo semplicemente non c'è; nessuno - se non gli amanti della cabala - avrebbe scommesso un penny sulla sconfitta del Chelsea a St. James Park, nonostante i Blues, con Mou in panca, là non fossero mai riusciti a vincere. Là hanno perso anche sabato, sicché il City ha dimezzato la distanza (ora è a meno di un tiro di schioppo) e José - uno che non ha mai saputo perdere le partite senza polemizzare - ha dato la colpa di ciò ai ball boys. Ai raccattapalle di Newcastle. Sono loro che hanno impedito al Chelsea di giocare al gioco del calcio: “the ball disappeared, the ball doesn’t come, another ball comes, the ball boys run away". Spettacolino per i media. Nel calcio accade anche questo, nessun rimpianto - ha aggiunto. Ma gli deve bruciare, eccome. I suoi trucchi tattici - mille centravanti contemporaneamente in campo, e probabilmente si sarà pentito di aver lasciato andar via Eto'o e Torres - questa volta non hanno sortito effetto; forse, perché ormai sono scontati.

A proposito di discorsi azzardati: avevamo anche appena finito di credere che Messi tristemente vivacchi a Camp Nou in attesa di salpare per nuovi lidi, ed eccolo dominare il derby catalano. Il Real, nel frattempo, aggiorna i suoi record: diciotto vittorie consecutive. Scende leggermente la media-reti rispetto alla nostra ultima rilevazione: mantenesse il ritmo, saranno centotrentotto su trentotto partite. Non è scesa quella di Lara Croft: mantenesse il ritmo, sarebbe pichichi con 62 gol. Numeri spaventosi.

In Serie A, le imminenti e decisive sfide di CL hanno pesantemente condizionato Juventus e Roma. Il turn-over non ha però francamente cambiato in peggio la Juve, apparsa sui livelli (modesti) del derby; qualche fiammata, ma né i bianconeri né i viola avrebbero meritato di vincere una partita di tasso spettacolare meno che mediocre. Molto peggio, tuttavia, è andata la Roma. Messa sotto dal Sassuolo dal primo al novantesimo tecnicamente, tatticamente, agonisticamente. Priva di Totti, ha mostrato pochezze inimmaginabili nella costruzione del gioco, nei movimenti offensivi, nello 'spirito' di squadra. Ha strappato un punto alla fine, grazie a errori arbitrali che se non altro ci consentiranno di reputare offensiva per il buon senso ogni futura eventuale polemica accesa dall'ambiente romanista.

Su Milan e Inter siano intonati, idealmente, solo appropriati canti funebri. Esse furono.

Mans