17 agosto 2015

Vite da centravanti

Cartoline di stagione: 3° turno 2015-16


Se sei un centravanti e indossi la maglia dei Citizens, è probabile che il tuo compito principale sia giocare a pallone provando a far gol, sfruttando al massimo il tuo potenziale, le tue doti tecniche e atletiche. Se sei un centravanti e hai addosso la casacca del Chelsea, di una cosa devi essere sicuro: ti hanno scelto soprattutto per ingaggiare risse continue con i difensori avversari, perché sei diponibile al wrestling, alla boxe, ai colpi proibiti, a lamentarti continuamente con l'arbitro. 

Il Kun, baricentro basso, prende tutti sul tempo.
Lenti i riflessi di Terry, Matic e Ivanovic
Agüero, ieri sera, è certamente tornato a casa contento, si è divertito parecchio pur divorandosi una mezza dozzina di colossali occasioni da gol; ma ne ha segnato uno, il primo, bellissimo, illusionistico, con la collaborazione attiva di Yaya Touré. Diego Costa, invece, sarà rientrato a Londra furibondo, con qualche livido sul corpo e qualche dubbio in testa. Alla seconda di Premier, il City ha duramente bastonato i detentori del titolo, tre a zero ma potevano essere il doppio e anche più. Gli uomini di Mou sono stati schiantati sul piano del ritmo, dell'intensità di gioco, dell'organizzazione, della 'presenza' in partita. D'altronde, se non viene psico-drogato dal trainer, il Chelsea non ha gioco, e le uniche idee sgorgano dal talento smisurato di Hazard, che è grande ma non è Messi o Maradona e da solo queste partite non le raddrizza. Ora, a Stamford Bridge, la temperatura salirà. Il portoghese scatenerà certamente guerre contro i suoi giocatori (quando perdono è sempre colpa loro), contro gli arbitri, contro i colleghi, contro l'universo mondo pedatorio. Ci sarà da divertirsi.

Nella sua camera d'albergo a Oporto,
ADL si gode con entusiasmo Juventus-Lazio.
A proposito di belle partite. Qualche giorno fa Aurelio De Laurentiis, imprenditore di successo e uomo che non le manda mai a dire, ha polemizzato con il 'povero' Beretta, presidente di Lega. Certo, il bersaglio era soprattutto Lotito (che tiene il Beretta al guinzaglio), ma oggetto dell'aggressione la mancata vendita dei diritti televisivi della Supercoppa italiana "addirittura" in Portogallo [vedi]. Lui era a Oporto, e ha dovuto smanettare per guardarla in streaming. Scherziamo? Chissà che stizza i portoghesi, non potersi godere un simile partitone. Oddio. Semmai, ADL avrebbe dovuto congratularsi con Beretta (anzi, con Lotito) perché la Lega è riuscita a piazzarlo qua e là. Perché è riuscita a fare quattrini vendendo un prodotto tossico, roba da far passar la voglia di calcio anche al più instancabile dei voyeur. La partita di ieri all'Etihad, e naturalmente Barça-Siviglia di supercoppa d'Europa, servono soprattutto a tenere viva la passione del gioco. Il nostro calcio infatti - per la qualità dello spettacolo, per la filosofia del gioco più che per i risultati - si allontana sempre più dall'Europa. Per il legame storico e sentimentale con quel continente, proporrei di affiliare la nostra federazione alla Conmebol, e di qualificare le nostre squadre migliori alla Copa Libertadores de América. Si troverebbero finalmente a loro agio.

Il calciomercato (Deo gratias) è agli sgoccioli. L'ultimo grande colpo - allo stato - è quello messo a segno dall'Inter, che ha ceduto Kovacic al Real per una cifra spropositata (35 milioni o giù di lì). Da quelle parti sono abituati a queste follie, se le possono permettere. Se giocava poco (e male) all'Inter, si può immaginare quanto (non saprei 'come') giocherà questo pseudo-talentuoso croato al Bernabéu. Gli è andata bene. Di solito, il percorso di quelli come lui porta in Turchia, o in un club di seconda/terza fascia della Premier. Ora, aspettiamo di vedere quali altre squadre la Benamata riuscirà a indebolire con colpi di mercato in uscita - sono ancora da piazzare i Ranocchia e i Guarin e i Nagatomo ...

Mans