18 agosto, Stamford Bridge, London |
Bella foto che giunge dallo Stamford
Bridge [card], in occasione della prima in casa del Chelsea contro i neo promossi
Tigers dell'Hull City. Tripudio per il 'coming home' di José Mourinho, che ha
fatto passerella sbucando per ultimo dal tunnel mandando baci agli spalti in adorazione (nel
Novecento si usava chiamarlo "culto della peronalità"); spigliato
primo tempo di ritmo dei Blues, che hanno sbrigato velocemente la pratica:
"tutto molto bello" avrebbe detto Brunone Pizzul, e noi non vogliamo
mettere il sale nello zucchero. Qui vediamo invece Allan McGregor, portiere
ospite, smanacciare la palla su inzuccata di Branislav Ivanovic: è dentro o non è dentro? A occhio è sembrato
a tutti che non fosse gol. La conferma pleonastica l’ha data il costosissimo “Goal Decision System”,
alias Hawk-Eye, che la Premier League ha
prontamente adottato, integrandolo nel proprio formato (sempre più simile al
calcio sintetico dei video giochi [vedi]). Gli ingenui potrebbero credere che
la rapidità albionica sia dovuta alla memoria del gol di sir Geoff Hurst nella
finale mondiale di Wembley del 1966. Macché: la traversa dove battè la palla
prima di rimbalzare sulla linea di porta tedesca è ora conservata come una
reliquia all’ingresso del nuovo stadio; quello che sanguina ancora è il mezzo metro
dentro della stangata di Lampard contro i Teutonici a Sud Africa 2010 …
Azor
Azor