Addio Milan!
Analizzare il momento del Milan non è semplice. E chi ci prova non fa altro che generare ulteriore caos in una condizione di entropia che cresce fuori da ogni previsione matematica. Le crociate non mi sono mai piaciute, ma del resto il tifo è una fede e non si possono condannare più di tanto i fedeli. Non mi piace la crociata contro Montella, la trovo semplicistica e anche un po’ troppo emotiva.

Montella ha la grave colpa di non aver dato alla squadra una chiara fisionomia, di non aver scelto undici titolari e di non essere riuscito a lavorare su concetti base, semplici ed efficaci. Dall'altro lato però ci sono troppi errori individuali, troppe incertezze, troppe sciocchezze che non dipendono dalla disposizione tattica. L’intelligenza calcistica è una cosa che non si può allenare, è una caratteristica intrinseca ancor più importante della qualità del piede. La capacità di andare negli spazi, di vedere il gioco, di capire le situazioni prima che si manifestino. Il gioco del calcio è una combinazione di sottigliezze che vengono ancor prima del contesto tattico, un gioco di uomini che non può prescindere dalle loro caratteristiche.
Le rifondazioni fallimentari della Juventus, della Roma e dell’Inter dovrebbero insegnare molto: il campo ha le sue regole e se ne frega dei prestiti da restituire. La scadenza fissata da Elliott incombe e la necessità di centrare una qualificazione in Champions League ha infestato l’ambiente, ha appesantito le gambe e le maglie, ha ottenebrato le menti. Al Milan è cambiato tutto e quando i cambiamenti hanno questa magnitudo bisogna concedersi il tempo e la tranquillità per lavorare, per capire, per sbagliare. Quando le cose vanno male le responsabilità sono da distribuire secondo un ordine gerarchico. Se un Direttore sportivo esonera un allenatore, sconfessa anche le proprie scelte. È un'autoaccusa, un'ammissione di colpa.
C’è soltanto una cosa che può salvare la stagione del Milan, il suo progetto di crescita, la sua voglia di ambizione: il tempo. E non c’è nessun allenatore che può bypassare il tempo. È un dono che deve essere concesso dalla proprietà.
Il Milan ce l'ha il tempo per cambiare?
Oslo