Oje vita mia
Nell'avvicinarsi alla partita casalinga contro il Sassuolo, i tifosi napoletani erano divisi in due gruppi: il primo convinto che Benítez avrebbe confermato Rafael Cabral Barbosa tra i pali, nonostante l'indigesta cassata servita a Palermo dal giovane portiere brasiliano [vedi]; il secondo invece credeva che il tecnico spagnolo avrebbe preferito il maturo Mariano Andújar, che pochi giorni prima aveva difeso la porta degli azzurri nella razzia di Trebisonda. La scelta finale cade sul portiere argentino; il modulo è l'unico che Benítez adotta (4-2-3-1), con David López e Gargano a centrocampo e Gabbiadini e Callejón sugli esterni. In avanti, con Higuain squalificato, spazio per Duván Zapata.
Nel Sassuolo si
segnala la presenza di Paolo Cannavaro, per la prima volta da
avversario al San Paolo dopo otto anni con la fascia da capitano.
L'omaggio dei tifosi è commovente ma Cannavaro esce dopo poco più
di venti minuti per un infortunio; standing ovation per l'ex capitano
e gli azzurri proseguono con il solito possesso, sin
prisa pero sin pausa,
ma concedono alcune occasioni agli avversari.
Gli occhi di
molti (e anche quelli di chi scrive) sono però spesso puntati su
Andújar, anche quando la palla è lontana dalla sua zona: lo si vede
sbracciarsi, dare indicazioni ai compagni, incitarli, e maledirli se
necessario; una gestualità quasi teatrale (esagerata?),
assolutamente in contrasto con la staticità del collega brasiliano. I napoletani, grandi gesticolatori [vedi], apprezzano comunque.
Mugugni preoccupati alla prima uscita si trasformano in un applauso
sentito: finalmente un portiere che non ha paura
di abbandonare l'area piccola!
Un portiere-vajassa è preferito ad un portiere silenzioso, almeno al San Paolo di Napoli |
La partita scivola con lentezza, in un
gioco impostato dal Napoli che si difende dai contrattacchi della
squadra emiliana. Koulibaly, memore del prezzo pagato dalla squadra
nel paio di occasioni in cui ha provato a gestire la sfera, regala almeno tre palloni agli spalti, dando l'impressione di essere
intenzionato a spazzare qualsiasi cosa gli capiti a tiro di piede,
siano anche polpacci; il messaggio è chiaro, Zaza e Berardi
evitano di incidere troppo.
Duván in avanti cerca sempre di far
valere la sua mole; buttarla sul fisico con Zapatone
non conviene, come capiscono al 61' i difensori sassolesi. La rete
che sblocca la partita è una dimostrazione di forza e agilità, con
la punta partenopea che tenta più volte il tiro, ribattuto, scivola
rialzandosi in un attimo per sganciare un missile dal limite e
infilare il povero Consigli. Neanche 10 minuti e lo stesso Duván
serve un assist per Hamšík che sigla il due a zero. Si tratta della
settima rete per il giocatore slovacco quest'anno, computando tutte le
competizioni, perfettamente in linea con la media delle sue annate
migliori; un ulteriore indizio di come la crisi di Marekiaro stia
sbiadendosi sempre più.
Un fisico bestiale, un cresta mostruosa. E una maglia di jeans... |
Da qui in poi la partita si anima solo con l'espulsione di Mertens per un fallo inutile, con una rete mancata da
Callejón da una posizione che solitamente lo vede concludere a rete
e per una notevole parata di Andújar che fa nuovamente gioire i
supporters
napoletani come per un goal. Con la vittoria conquistata e la Roma ancora
bloccata su un ennesimo pareggio, il secondo posto si trova a soli tre
punti; la squadra di Garcia ora deve andare a Rotterdam per riscattare un
altro pareggio casalingo col Feyenoord per poi ospitare la Juventus
all'Olimpico nel posticipo del lunedì sera, mentre il Napoli
ospiterà il Trabzonspor forte del 4 a 0 ottenuto in Turchia per poi
essere ospitato dalla squadra operaia guidata da Ventura. La
pressione è tutta sui giallorossi, con il Napoli che ha vinto 11
delle ultime 13 partite tra Campionato, Coppa Italia ed Europa
League.
Il
tabellino dei fuochisti riporta:
- una dozzina abbondante di fumogeni, uno dei quali, lanciato sulla pista di atletica, è finalmente riuscito a incendiare un telo a copertura del sistema di impianto audio richiedendo l'intervento dei pompieri armati di estintori;
- due bombe carta lanciate dalla Curva B ma chiaramente rivolti alla tifoseria romanista contro cui si esponeva un beffardo striscione relativo ai fatti di piazza di Spagna.
Pope