Cartoline di stagione: 15° turno 2014-15
“The ball disappeared, the ball doesn’t come, another ball comes, the ball boys run away" (JM) |
A proposito di discorsi azzardati: avevamo anche appena finito di credere che Messi tristemente vivacchi a Camp Nou in attesa di salpare per nuovi lidi, ed eccolo dominare il derby catalano. Il Real, nel frattempo, aggiorna i suoi record: diciotto vittorie consecutive. Scende leggermente la media-reti rispetto alla nostra ultima rilevazione: mantenesse il ritmo, saranno centotrentotto su trentotto partite. Non è scesa quella di Lara Croft: mantenesse il ritmo, sarebbe pichichi con 62 gol. Numeri spaventosi.
In Serie A, le imminenti e decisive sfide di CL hanno pesantemente condizionato Juventus e Roma. Il turn-over non ha però francamente cambiato in peggio la Juve, apparsa sui livelli (modesti) del derby; qualche fiammata, ma né i bianconeri né i viola avrebbero meritato di vincere una partita di tasso spettacolare meno che mediocre. Molto peggio, tuttavia, è andata la Roma. Messa sotto dal Sassuolo dal primo al novantesimo tecnicamente, tatticamente, agonisticamente. Priva di Totti, ha mostrato pochezze inimmaginabili nella costruzione del gioco, nei movimenti offensivi, nello 'spirito' di squadra. Ha strappato un punto alla fine, grazie a errori arbitrali che se non altro ci consentiranno di reputare offensiva per il buon senso ogni futura eventuale polemica accesa dall'ambiente romanista.
Su Milan e Inter siano intonati, idealmente, solo appropriati canti funebri. Esse furono.
Mans