5 maggio 2015

Montagne russe

Oje vita mia

Edenlandia è stato il parco dei divertimenti di varie generazioni di napoletani, una delle primissime strutture del genere in Italia, adiacente alla Mostra d'Oltremare e a poca distanza dallo Stadio San Paolo. Tra le sue attrazioni, ve n'era una che i miei genitori mi hanno vietato per anni, sino a quando non ebbi un'età secondo loro adeguata per utilizzarla: le montagne russe, che effettivamente erano antiquate, con un circuito brevissimo e che davano un'impressione di scarsa sicurezza a differenza di tante altre che nel frattempo erano state costruite [vedi].

Le sensazioni che il Napoli ci sta regalando in quest'anno calcistico sono simili a quella giostra, tra partenza lenta, impennate vertiginose e discese spaventose, continuamente in bilico e a rischio; ritmo che si è confermato tale anche nell'ultimo, intenso periodo, quando si era giunti a pochi punti dal secondo posto occupato dalla Roma e si è inanellata una serie preoccupante di risultati insoddisfacenti che hanno addirittura, per un turno, catapultato la squadra al sesto posto mettendo a rischio persino la qualificazione all'Europa League del prossimo anno.

Insigne, contro la Sampdoria, torna titolare al San Paolo
dopo 4 mesi di infortunio indossando la fascia di capitano
e trova il gol col tiro a giro dopo svariati mesi: lacrime giustificate.

La sconfitta inflitta dalla Roma in campionato e la successiva eliminazione in Coppa Italia ad opera della Lazio sembravano il punto più basso di quest'ultimo periodo, pur avendo giocato contro i due sodalizi romani ottime partite. Successivamente si è passeggiato sulla Fiorentina, col povero Cagliari aggredito dai propri tifosi e con la Sampdoria in campionato, inframezzando uno spettacolare 4 a 1 alla Volkswagen-Arena e un successivo 2 a 2 al San Paolo contro il VfL Wolsburg in Europa League, squadra che sembrava predestinata a giocarsi la vittoria finale insieme con il Sevilla FC. Questa straordinaria serie di partite, giocate bene, ricche di goal, hanno anche mostrato uno stato di forma eccezionale di alcuni giocatori, a partire dal capitano Hamšík (nel frattempo arrivato a 13 reti stagionali, record personale eguagliato da quando è in Italia) e dal ritornato Lorenzo Insigne (dopo 4 mesi di sosta a causa di un infortunio); così i centrocampisti hanno iniziato nuovamente a distribuire palloni dalla mediana con maggiore attenzione e Maggio ha ripreso a correre come un tempo lungo la fascia destra, mentre Callejón ha ritrovato la via del goal e persino Britos sembra tornato ad essere un calciatore e non più lo chef rôtisseur della squadra [vedi].

A sinistra Walter Mazzarri; a destra Walter Mazzarren,
suo cugino emigrato in Germania (in realtà Dieter Hecking,
commissario tecnico del VfL Wolfsburg)

Nel frattempo Benitez non ha rinnovato ancora il contratto, con De Laurentiis che sta adottando un atteggiamento ambiguo: da una parte autoritario, come in occasione del ritiro forzato dopo l'eliminazione in Coppa Italia [vedi] (e bollato come anacronistico dal tecnico spagnolo [vedi]); d'altra parte ha poi offerto un assist al tecnico parlando apertamente di innesti (legati alla qualificazione in Champions League, però) e di un centro giovanile. Alla fine l'incontro c'è stato [vedi] tra due partite nuovamente agli opposti per emozioni: il 4 a 2 rifilato da un Empoli in versione smagliante e il 3 a 0 con cui si è chiusa, con troppe complicazioni, la pratica Milan al San Paolo.

Odi et amo.
Una carezza in un pugno.
Nemiciamici.

A questo punto della stagione, usciti dalla Coppa Italia in semifinale, resta una corsa affannosa in Campionato per raggiungere il terzo posto della Lazio distante 4 punti (e la Roma al secondo a 5) e si gioca la semifinale di Europa League; se nella competizione nazionale le poche possibilità sono offerte da un calendario leggermente favorevole rispetto alle due squadre romane e dall'ultima giornata che prevede lo scontro diretto al San Paolo con la Lazio, nella coppa europea il sorteggio ha messo di nuovo il Napoli di fronte al FK Dnipro. La squadra ucraina è già stata affrontata ai tempi di Mazzarri e, soprattutto, di Cavani [vedi]; avversario tutto sommato più abbordabile rispetto a Fiorentina e Siviglia, si tratta di un sorteggio che insieme alla maestria di Benitez nelle coppe parrebbe rendere il cammino europeo più agevole di quello nazionale. Pronti per un altro giro, ché la giostra è ancora in funzione.

Pope