Come tutti gli anni dispari, il 2013 non porta con sé le "competizioni per squadre nazionali" maggiori, e dunque non rivivremo l'epopea di un Europeo, come quello assai bello dello scorso bisesto, o di un Mondiale, dell'edizione brasileira del quale (il prossimo anno) già si comincia a percepire un'attesa extra ordinem per il sito e per le memorie futbalistiche che suscita (e che speriamo non vadano deluse). Quest'anno ci accontenteremo - si fa per dire (perché è pur sempre grasso che cola su questi tempi grami) - di alcune belle partite nelle coppe internazionali per club e di qualche perla nei vari campionati.
Come tutti, l'anno nuovo porta con sé anche la memoria di alcune ricorrenze, che cercheremo di onorare nel modo più acconcio nel corso del tempo. Centenarie in senso stretto sono la nascita di uno dei maggiori campioni italiani, Silvio Piola (29 settembre 1913) - tuttora il bomber più prolifico della serie A con 274 gol e quello con la media più alta di segnature a partita (0,88) in nazionale (30 reti in 34 match tra il 1935 e il 1952) -; e, più esotico, l'anniversario della prima partita internazionale tra nazioni asiatiche: Filippine vs Cina 2:1 (4 febbraio 1913).
Di grande rilievo è soprattutto il 150° della fondazione della Football Association (26 ottobre 1863), prima istituzione che organizzò il football game e che gli diede quel nucleo di regole che lo distinse dal rugby e che è ancora alla base delle odierne partite: quello che noi italiani chiamiamo calcio compie dunque 150 anni esatti!
La nostra pedata celebra invece la ricorrenza della fondazione della sua società più antica, il Genoa Cricket and Athletic (poi Football) Club (7 settembre 1893) tanto amato da Gianni Brera (e non solo da lui), e del primo grande trionfo internazionale a livello di club: la Coppa dei campioni conquistata dal Milan di Nereo Rocco sul prato di Wembley (22 maggio 1963).
Il santuario londinese - al secolo, l'Empire Stadium - ricorda quest'anno altre due ricorrenze salienti: la sua inaugurazione (28 aprile 1923) in occasione della finale di FA Cup tra Bolton Wanderers e West Ham United, che vide un concorso di folla straripante (oltre 200.000 persone a fronte di poco più di 125.000 posti di capienza), faticosamente fronteggiata dalle forze dell'ordine; e il "Match of the Century" (come lo presentò la stampa locale) tra Inghilterra e Ungheria, che si risolse in una memorabile quanto traumatica lezione di calcio (6:3) inflitta agli increduli maestri inglesi dall'Aranycsapat (25 novembre 1953).
Più dolorose sono invece le ricorrenze legate ai nessi tra calcio e potere. Nel 1933 la Federazione calcistica tedesca (DFB), nazistizzata, decretò l'espulsione di giocatori e membri ebrei e marxisti dal Fußball tedesco (9 luglio 1933). Nel 1973, l'URSS non giocò la partita di ritorno dello spareggio per l'acceso al Mondiale del 1974 contro il Cile (21 novembre 1973), perché la FIFA si era rifiutata di farla disputare in campo neutro dopo che nel paese sudamericano un golpe militare aveva rovesciato il governo socialista guidato da Salvador Allende.
Nel 1963, la Germania si diede nuovamente un campionato riunificato, che assunse il nome di Bundesliga, che festeggia dunque il 50enario. Nel 1993, infine - ed è la ricorrenza più prossima -, la Coppa dei campioni cambiò formato, sostituendo ai quarti di finale e alle semifinali due gruppi di qualificazione all'italiana di quattro squadre ciascuna, dando loro il nome di UEFA Champions League, con tanto di logo e di inno ufficiale: quelli che fanno eco nelle nostre case da un ventennio di serate di coppa.
Azor