23 ottobre 2012, Turk Telekom Arena, Istanbul Fatih Terim: "It's always raining in parts of Europe, they still play exciting football however, it rained here once and look what happened" |
Difficile dire se l'equilibrio dipenda dal momento della stagione, dalla formula del torneo che consente passi falsi (ma - per dire - City e Juventus rischiano seriamente l'esilio tutt'altro che dorato nell'Europa League; anzi, il City rischia anche l'Europa League), dalle difficoltà che normalmente conoscono a ritrovare passo e continuità di condizione i molti pedatori reduci da europei o mondiali. Può anche darsi, d'altra parte, che l'assenza di novità (le grandi, a organico pressoché immutato, non propongono variazioni significative nell'organizzazione di gioco, non hanno sorprese da apparecchiare) costituisca premessa necessaria alla crescita delle équipe di seconda e terza fascia, fresche di entusiasmi, di giocatori poco o semi-sconosciuti, che hanno avuto il tempo di immaginare e costruire efficaci forme di contrapposizione alla strapotenza degli squadroni. Vedremo. Al momento, Shakhtar e Dortmund sono le compagini che più hanno impressionato (in particolare, l'atteggiamento in campo del Borussia - velocità, determinazione, aggressività - piace molto ad Arrigo Sacchi); City, Arsenal, Juventus le più deludenti. Sempre sull'orlo della crisi il Madrid (com'è logico che sia per le squadre trainate da Mourinho). A galla - ma casualmente e solo momentaneamente - il Milan. Potrebbe (ciclicamente arriva) essere l'anno che porta in vetta un out-sider, un club partito a fari spenti, impronosticato o impronosticabile; potrebbe invece essere solo questione di tempo: la primavera e gli scontri a eliminazione diretta forse spegneranno le velleità e le brillantezze autunnali, e il ranking UEFA tornerà a far valere i propri diritti, fatti di meriti acquisiti sul campo e dei milioni e milioni di euro investiti per poterli acquisire. Per ora, se non altro, ci si diverte; e si divertirà sicuramente anche Roi Michel, che variando la formula non ha (almeno per quest'anno) impoverito l'attrattività della competizione. E se il fair-play finanziario non resterà una buona intenzione facilmente aggirabile, le coppe degli anni a venire promettono di riuscire ancora più equilibrate e interessanti.
L'unica certezza è che, anche nei prossimi anni, in Turchia le partite di Champions saranno ancora e sempre giocate in condizioni estreme.
Champions League 2012-2013, fase a gironi, terzo turno (23-24 ottobre 2012)
In condizioni estreme: