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Iker Casillas in panchina a Málaga. Tristezza, dolore, ricordi di serate migliori |
Lo sfasciacarrozze sta evidentemente cercando di farsi cacciare. La miseria di trentatré punti dopo 17 giornate di Liga (col Barça che nonostante un mare di guai viaggia a ritmi impossibili), soli due più del M
álaga (e passi), soli cinque più del Real Betis di Sevilla. La giornata di ieri tuttavia, più che per la sconfitta a M
álaga - negli HL si potranno apprezzare soprattutto uno spreco da emerito brocco di CR7 e una dozzinale reazione di Pepe, punita solo col giallo - passerà alla storia per l'accantonamento di Iker Casillas, che si è accomodato sul blanquillo del Rosaleda e s'è goduto la partita. Una provocazione: il portiere campione di Spagna, del mondo e bicampione d'Europa, capitano della Roja, migliore nel suo ruolo da anni, è ritenuto da Mou meno bravo di Antonio Adán Garrido, classe 1985, una vita nelle giovanili dei Blancos, e in tutto tre gettoni di presenza in prima squadra dal 2009 a ieri. "Es una decisión técnica, del entrenador, que analiza la situación, los jugadores que están a disposición y elige su equipo para jugar. Es una decisión puramente técnica. Podéis inventar las historias que queráis, pero es una decisión técnica, nada más", ha detto Mou in conferenza stampa. Il povero Adán naturalmente non ha colpe (ma sul primo gol subito, uno 'bravo' avrebbe fatto qualcosa di più), e Mourinho invoca la mala suerte, le decisioni arbitrali (che naturalmente sono sempre contrarie ai suoi) e la mancanza di memoria storica ("Esto es fútbol. No soy un niño ni estoy aquí hace dos días. Sabemos que el fútbol no tiene memoria, que no cuenta el ayer, sino el hoy y no los títulos que has ganado"): con tutto quel che ha vinto (c'è qualcuno che lo dimentica?) trova sempre argomenti pretestuosamente forti. Ha anche aggiunto che non allenerà mai il M
álaga (e ci sfugge perché dovrebbe andare in un club che l'Uefa ha escluso per un anno dalle competizioni europee per gli stipendi negati a giocatori e staff). Mou ha già sottolineato come la Liga non interessi più a nessuno, essendo il senso della stagione ormai ridotto per lui alle prossime sette partite di Champions League (ammesso che i suoi tristi e depressi pedatori siano in grado di arrivare fino a Wembley). Ma la sosta natalizia gli consentirà di preparare al meglio le prossime uscite di conigli dal cilindro. Li estrarrà forse proprio per evitare il rischio di giocarne solo due, e di naufragare inopinatamente contro Sir Alex, probabilmente colui che l'alieno spera di poter rimpiazzare a fine stagione.
22 dicembre 2012, Estadio La Rosaleda, Málaga
Liga, 17ma giornata
Málaga CF - Real Madrid CF 3:2 (0:0)