12 dicembre 2013

Una cupa giornata italiana

Fettine di coppa: sesto turno 2013-14

La disperazione di Gonzalo Gerardo Higuaín al termine
di Napoli-Arsenal
Finalmente – possiamo ben dirlo – la fase a gironi della CL si è conclusa. L’ultima giornata ha visto il nostro calcio protagonista assoluto, in tutte le sue componenti. Gli ultras del Milan che cercano di accoppare qualche omologo olandese (c’era chissà quale vendetta da consumare) tendendo agguati col favore della nebbia a oltre un chilometro di distanza da San Siro; i giocatori della Juventus che riescono nell’impresa di perdere a Istanbul (dove, da qualche anno, si gioca spesso in condizioni estreme); la terna arbitrale italiana (guidata da Tagliavento) che a Gelsenkirchen non azzecca una decisione, favorendo palesemente la vittoria dello Schalke sul Basilea (nel gioco dei cartellini rossi mostrati e risparmiati, e di un gol in fuorigioco ridicolo convalidato) e la sua qualificazione agli ottavi; il Napoli che batte al San Paolo anche l’Arsenal dopo il Dortmund, ed è nonostante ciò costretto ad abbandonare la competizione, pur avendo messo assieme la non immodica cifra di dodici punti in quattro partite. Una giornata cupa, di calcio povero – al Meazza, una delle superclassiche d’Europa è stata davvero un pianto; e povero il nostro calcio, si dice nei bar, se ad avanzare è solo il Milan. Il Peggior Milan di Tutti i Tempi, si aggiunge. La Peggior Squadra Italiana del Momento, si chiosa. Eppure è – appunto – l’unica che rimane a galla. Dov’è la novità? La Juve invece ha fallito. Clamorosamente e senza attenuanti. Anche in questo caso: dov’è la novità? Il Napoli, invece, ha entusiasmato, avrebbe strameritato di passare, ora tuttavia deve guadagnare posizioni nel ranking senza snobbare l’Europa League, e possiamo già tranquillamente affermare che l’anno prossimo, nella medesima situazione del Napoli, ci sarà la Roma, o qualunque altro club dovesse acciuffare il biglietto d’ingresso per il Group Stage. Se sei indietro nel ranking, ti capita il girone de le muerte e, per malasorte o per dabbenaggine, succede di frequente che sia la meno quotata a lasciarci le penne.

Dopo sei partite, si potrebbe redigere anche una classifica complessiva delle trentadue partecipanti. Per gioco, è ovvio. Ecco le sedici che si sarebbero qualificate:
16 punti – Real Madrid, Atletico Madrid
15 punti – Bayern, Manchester City
14 punti – Manchester United
13 punti – PSG, Barcelona
12 punti – Chelsea, Dortmund, Arsenal, Napoli
10 punti – Leverkusen, Olympiakos, Benfica, Schalke
9 punti – Milan
Il Milan, dunque, pur classificandosi all’ultimo posto, sarebbe passato. Al posto di Napoli e Benfica ci sono Galatasaray (7 punti) e Zenit San Pietroburgo (6 punti, come la Juventus). A proposito di Benfica (e Porto): nessuna portoghese agli ottavi, non è una novità ma, certamente, sorprende.

In cima, le due madrilene. Non pare un caso. Il Real, dopo tanti anni, ha finalmente ingaggiato un allenatore, e già si vedono parecchi miglioramenti. L’Atletico potrebbe recitare in commedia la parte che l’anno scorso fu del Borussia. Saranno – credo – le principali avversarie del Bayern, che si è finora solo allenato, rodando il nuovo motore e riverniciando la carrozzeria. Ora attendiamo i sorteggi, per sapere chi passeggerà sulle ombre del Milan e chi invece pescherà l’Arsenal, possibile (ma non probabile)  mina vagante del torneo.

Mans