16 novembre 2013

Monet e il falso nueve tedesco

Agonismo e concentrazione negli occhi dei giocatori ucraini;
smarrimento in quelli di Benzema
In fondo, non dispiace: proprio nel giorno in cui Raiola dichiara che Pogba - il giocatore più forte del mondo tra quelli che hanno solo vent'anni - vale un Monet, il gioiello naufraga insieme ai compagni all'Olimpiyskiy di Kiev. Varrà un Monet, ma non è che tutti si fermino incantati a guardarlo. A quelle latitudini, peraltro, di capolavori ne hanno sfornati, e di calcio ne hanno pure saputo insegnare. Certamente oggi non dispongono più (o non ancora) di fuoriclasse acclarati e acclamati, ma hanno un XI volitivo e veloce, che ieri sera ha gravemente illustrato i limiti della Francia allestita da Deschamps: manovra lenta e spuntata, nervosismo, broccaggine di ritorno nel reparto difensivo (dai fasti di Thuram all'assoluta mediocrità di Koscielny il passo è davvero lungo). Dunque non è che Raiola porti sfortuna; farebbe meglio tuttavia a cianciare dopo le partite importanti, non prima. Anche il crestato juventino, che male non aveva giocato, è infatti spazzato via dalla marea in maglia gialla nell'ultima mezzora di partita, quando il ritmo è salito vertiginosamente e lo stadio si è definitivamente incendiato. Così, ora, è possibile che alla grande esposizione di talenti del calcio mondiale prevista per la prossima estate Pogba-Monet non abbia né vetrina né ammiratori. E' capitato ad altri, in passato, anche più bravi di lui, ce ne faremo eventualmente una ragione.

Giornate istruttive, queste ultime, consacrate ai play-off per il mondiale e a una sequela di interessanti test-match. Per esempio, non deve sfuggire che due sudamericane radunatesi in Europa - Colombia e Cile, già qualificate per il Brazil - hanno inflitto altrettante batoste a Belgio e Inghilterra, cioè alla nuova e all'eterna (ma mai d'avanguardia) aristocrazia del vecchio continente.

Rivalità e inimicizia sportiva generano risse anche
quando il risultato non conta
Istruttive anche per altri versi. I colori delle divise, per esempio. Decisione FIFA: maglietta e calzoncini devono essere cromaticamente uniformi [vedi GS]. Ieri sera, al Meazza (semi-deserto), c'era Italia-Germania. Classica delle classiche, per quel che riguarda la nostra cara vecchia Europa. Azzurri tutti azzurri, teutonici tutti bianchi. I panzer, senza calzoncini neri, non sembrano più loro. Un restyling - questo non dettato però da Blatter e dall'Adidas - che coinvolge anche la forma del gioco. La Germania è folta di abatini, oggidì. Ieri sera ha giocato - chissà, forse per la prima volta nella sua storia antica e recente - senza un centravanti di fatto. Il conformista Gioacchino ha adottato il falso nueve (ieri sera l'omonimo di un centravanti tra i più archetipici della storia: Thomas Müller), e guardiolizzato la giostra. No, non sembrava Italia-Germania. Dal canto loro gli azzurri sono ora vagamente propensi al ricamo insistito, lavorìo nel quale Pirlo non ha eguali ma che risulta penalizzato dalla lentezza dei centrocampisti - Motta e Montolivo, gente di fosforo e tocco discreto, ma ci vorrebbe anche qualche fulmine di guerra. Abbiamo poi patito cialtronescamente nei disimpegni, quelli che Cesare vuole partano sempre dai difensori, regalando palloni che incredibilmente i tedeschi non hanno sfruttato.

Le amichevoli di preparazione al mundial contro la Germania sono una specie di tradizione. Gli azzurri non le vincono quasi mai. Accadde per esempio nel '65 (ad Amburgo), nel '74 (a Roma), nell'86 (ad Avellino), nel '94 (a Stoccarda). Rilevante eccezione è costituita da quella giocata a Firenze nella primavera del 2006. L'XI guidato da Lippi schiantò i rivali con un sonante quattro a uno, offrendo una dimostrazione di superiorità che di lì a qualche mese sarebbe stata ribadita in una grande serata al Westfalenstadion. A occhio, sembrerebbe che le premesse siano oggi più vicine a quelle degli anni in cui questa amichevole i nostri l'hanno persa o - come ieri sera - pareggiata. Speriamo sia solo una falsa impressione.

Le partite:
Ucraina - Francia 2:0 - tabellinoHL
Belgio - Colombia 0:2 - HL
Inghilterra - Cile 0:2 - tabellino e HL
Italia - Germania 1:1 - tabellino | HL

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