5 novembre 2013, Juventus Stadium, Torino. Juventus-Real Madrid 2:2 (1:0) |
E' un XI del quale non conosciamo ancora la vera dimensione, quello che Carletto sta faticosamente cercando di trasformare in una squadra. Viceversa, la Juve sta lentamente declinando, per usura agonistica; può ancora mettere intensità nella pressione e tenere alti i ritmi di gioco, ma in fasi sempre più frequenti e sempre più lunghe della partita intensità e ritmo calano fino a spegnersi del tutto o quasi, e diventa palese la modestia tecnica di alcuni interpreti - il disimpegno che è costato il pari all'inizio del secondo tempo è al riguardo illuminante. La differenza tra questa Juve e - per dire - quella che schiantò il Chelsea un anno fa di questi tempi è molta. Può ancora qualificarsi per gli ottavi, ma è difficile immaginare possa far meglio della stagione scorsa. Dagli altri campi, poco di rilevante. Rimane in stand-by il girone A, grazie ai pareggi esterni (a reti bianche) di United e Leverkusen; va invece segnalata la sconfitta del Benfica in terra greca, proprio il giorno in cui CR scavalca Eusebio nella fasulla classifica all times dei marcatori di coppa. Per il Portugal, il rischio di non portare almeno una squadra agli ottavi è ora altissimo.
Mans