26 gennaio 2015

La madre di tutti gli errori


Matías Ariel Fernández Fernández: croce e delizia
Il pareggio fra Fiorentina e Roma conforta e sconforta al tempo stesso. Conforta la qualità di calcio espressa dalle due squadre, insolita per il nostro campionato. Sconforta un aspetto in particolare della Fiorentina, brava e poco cattiva ieri sera. La squadra di Montella ha giocato un primo tempo quasi perfetto, schiacciando la Roma nella sua metà campo e creando almeno sei palle gol nitide. Allora qual è il problema? Il problema è la rosa viola. Al 19' del secondo tempo Montella ha operato un cambio inevitabile: ha tolto Mati Fernandez, spesso decisivo in questo periodo ma fumoso ieri; Mati è un giocatore che non puoi tenere in campo a mezzo servizio. Se sta bene e corre può risultare efficace, altrimenti è un uomo regalato all'avversario e l'avversario di ieri era la Roma. Il problema è che il primo centrocampista abile e arruolato era Kurtic. Questo è il limite della viola e lo è sempre stato. La Fiorentina, negli anni, ha avuto autentiche eccellenze pallonare in rosa e non scomodiamo la storia per ricordarle, ma le è sempre mancata la completezza. Quando c'erano Batistuta, Toldo e Rui Costa c'erano anche Pusceddu, Firicano e Rossitto, quando c'erano Toni e Mutu c'erano anche Comotto e Brocchi. Insomma, dal 1956 in riva all'Arno non si vede una rosa davvero competitiva nella sua totalità. Ed è un peccato specialmente quest'anno perché stiamo assistendo a un campionato davvero modesto, in cui basterebbe un guizzo per occupare le prime posizioni.

Manuel Pasqual
Non si può rimproverare nulla alla squadra per la prestazione di ieri. Né si può criticare troppo Montella, che col materiale a disposizione ha fatto e continua a fare miracoli. Il tecnico campano è bravo, ma in alcune convinzioni è testardo e, secondo chi scrive, sbaglia. Sbaglia a insistere su Alonso. Lo spagnolo non ha talento e temo non crescerà mai. Certo l'alternativa è Pasqual, buon manovale del rettangolo di gioco, ottimo sinistro, ma modesto difensore e che comunque non salta mai l'uomo, ciò che per un esterno non è un limite da poco. Montella sbaglia anche su Cuadrado. Il colombiano (lo vedo già con la maglia del Chelsea) non è una seconda punta. Messo accanto, o peggio dietro, al centravanti, diventa prevedibile. O forse, più semplicemente, è un grande bluff e andrebbe dato a Mou senza troppo contrattare sul prezzo. In ogni caso ieri avrei messo Babacar (un po' indolente all'ingresso in campo) insieme a Gomez. Capitolo Gomez, appunto. Il tedesco pare si sia sbloccato.  Ho sempre detto che non è un fuoriclasse. È un ottimo centravanti, ma non risolverà mai le partite da solo. Può capitare, ma non sarà mai il Toni del primo anno prandelliano.
In definitiva il pareggio di ieri va preso come un buon risultato. Potevamo vincere, ma potevamo anche perdere (a tal proposito va riconosciuto che Tatarusanu si sta dimostrando affidabilissimo). Certo che se avessimo Pepito avremmo anche parecchi punti in più. Ma in ripa arni non si può pretendere di avere la squadra completa. Non funziona così adesso e non funzionerà così in futuro.


Cibali