Cartoline di stagione: 1° turno 2015-16
Nel week end scorso è dunque cominciata, a livello maggiore, la stagione che ci porterà agli Europei di Franza. Non a caso (forse) l'ha inaugurata la supercoppa esagonale, nel feudo québécois, con la solita facile vittoria dei quatarioti della Rive droite. Che poi sia stata l'ultima apparizione di Zlatan Ibrahimović con maglia parigina è questione, a parer mio, senza fascino. Poche ore dopo il Pep ha confermato che Monaco non è Barcellona, come avrebbe detto (forse) il maresciallo Jacques de La Palice: il suo Bayern gioca bene, benché non quanto il suo Barça, ma non vince in proporzione. C'è sabbia nell'ingranaggio. La solita "Bild" inzuppa il würstel ponendo l'interrogativo retorico se Guardiola abbia intenzione o meno di restare a girare blockbusters al FC Hollywood anche l’anno prossimo: questione, a parer mio, di qualche fascino, ma di cui parleremo a tempo debito. Per ora tanto di cappello a Dieter Hecking, cinquantino che sa il fatto suo: con molti ronzini e un paio di bisvalide (forse) il suo Verein für Leibesübungen Wolfsburg si è preso le due coppe teutoniche dell'anno solare.
2 agosto 2015, Wembley Stadium, London Il volo di Snoopy |
L'immagine più bella viene però da Wembley, ed è quella di Petr Čech che al 68° del Community Shield vola a togliere le ragnatele all'angolo destro della propria porta sulla punizione di Oscar. Pare che il portierone con il caschetto alla Snoopy - al 1° trofeo con l'Arsenal, al primo match, dopo 15 tituli con i Blues - abbia fatto imbufalire Mourinho trattando direttamente con Roman Arkad'evič Abramovičh (e contro il parere del manager) la sua cessione all'Arsenal dell'odiato (da José) Arsenico: questione, a parer mio, di indubbio fascino. Wenger conferma che negli ultimi due anni è più vincente nell'ex Empire Stadium che nell'Emirates Stadium, ma intanto si è tolto la scimmia dalla spalle.
José ha provato a irriderlo contraddicendosi: il 7 giugno scorso sul "Sunday Times" aveva dato degli "stupidi" ai choaces che non giocano il "contropiede" [vedi]; domenica sera ha sostenuto che "l'Arsenal ha difeso con dieci uomini. Complimenti per la loro organizzazione e per le occasioni che hanno creato in un paio di contropiedi. Ma noi siamo stati pericolosi grazie a un calcio organizzato, mentre loro si sono trovati in vantaggio senza un reale motivo" [vedi]. La scena se l'è poi presa lanciando la medaglietta del perdente in tribuna. Ad Arsène lo scud(ett)o. A lui il dominio mediatico già alla prima di stagione. Insuperabile.
Azor
2 agosto 2015, Wembley Stadium, London