"Il calcio mondiale in un giorno come oggi non può che inchinarsi e rendere omaggio a Pep Guardiola, al suo Barcellona e al suo magnifico gioco: per quattro anni ci hanno regalato brividi, emozioni, sussulti, ammirazione, gioia completa, appagamento totale. Il calcio era una cosa bellissima, ai tempi del Barcellona di Pep" (Andrea Sorrentino, La Repubblica)
"E' grazie ad allenatori come Pep che il calcio si evolve e modernizza tanto da rimanere dopo 100 anni ancora lo sport più seguito ed amato nel mondo. Il Barça è squadra non solo nello spirito dei propri giocatori o per la loro abilità, c'è un gioco illuminante che ne moltiplica le qualità individuali e le possibilità di successo. Guardiola e questo Barça sono già nella storia per uno spettacolo unico e nuovo che ci hanno offerto. Indimenticabili le loro partite, il loro calcio ipnotico, i concetti innovativi sia difensivi sia offensivi (il Barça si difende correndo in avanti quando tutti corrono indietro) e vedi l'utilizzo di tutti gli 11 elementi compreso il portiere in un movimento continuo e continuato. Rimarrà nella storia la straordinaria padronanza del campo, del possesso, la fantasia, la tempistica di gioco, il pressing, ecc. Pep è stato l'autore, il regista di tutto ciò. Se ne va perché ad essere innovatori ci si brucia prima e si rimane senza energie. Si deve sostenere uno stress fortissimo, non ci sono alibi: devi vincere e convincere, quando agli altri basta solo vincere. Il ricordo del suo calcio rimarrà scolpito nella mente di tutti. Grazie grande Pep!" (Arrigo Sacchi)
"E' grazie ad allenatori come Pep che il calcio si evolve e modernizza tanto da rimanere dopo 100 anni ancora lo sport più seguito ed amato nel mondo. Il Barça è squadra non solo nello spirito dei propri giocatori o per la loro abilità, c'è un gioco illuminante che ne moltiplica le qualità individuali e le possibilità di successo. Guardiola e questo Barça sono già nella storia per uno spettacolo unico e nuovo che ci hanno offerto. Indimenticabili le loro partite, il loro calcio ipnotico, i concetti innovativi sia difensivi sia offensivi (il Barça si difende correndo in avanti quando tutti corrono indietro) e vedi l'utilizzo di tutti gli 11 elementi compreso il portiere in un movimento continuo e continuato. Rimarrà nella storia la straordinaria padronanza del campo, del possesso, la fantasia, la tempistica di gioco, il pressing, ecc. Pep è stato l'autore, il regista di tutto ciò. Se ne va perché ad essere innovatori ci si brucia prima e si rimane senza energie. Si deve sostenere uno stress fortissimo, non ci sono alibi: devi vincere e convincere, quando agli altri basta solo vincere. Il ricordo del suo calcio rimarrà scolpito nella mente di tutti. Grazie grande Pep!" (Arrigo Sacchi)
"Estoy triste. Hoy es un día triste. Se va el mito del Barça, el último mohicano de la era Cruyff"
(Hristo Stoichkov)
"Me siento orgulloso de que haya entrenadores españoles de la categoría y preparación de Pep Guardiola" (Vicente del Bosque)
"Yo no había visto nunca un equipo como el Barça. No había visto nunca tener una técnica colectiva capaz de dominar el partido de una manera tan abrumadora" (Jorge Valdano)
"The king is dead, long live the king …" (World Soccer)
"Pep Guardiola's final season at Barcelona became like a Greek tragedy – the hero aware of his destiny yet unable to avert it" (Jonathan Wilson, The Guardian)
"Johan Cruyff laid the foundations and Frank Rijkaard embellished the superstructure, but it was during Guardiola's time that the work reached fruition. Steeped in the club's history and traditions, the young Catalan, in his first senior coaching job, was able to distill the essence of the Barça style and to present it as a new philosophy of the game. He did so with a grace and an intelligence, and a refusal to seek personal attention, that shamed some of his rivals" (Richard Williams, The Guardian)
"Todo empezó en el verano de 2008 eliminando al Wisla polaco para entrar en la Champions y continuó con un triplete histórico. Luego fueron llegando una catarata de títulos, hasta 13, que han puesto al Barça en el podio más alto del fútbol mundial. Se va Pep, pero deja un enorme legado, no solamente futbolístico sino en cultura y valores. Ha sido un embajador ejemplar del Barça allá donde ha llegado su voz. Gracias por todo Pep" (J.M. Artells, Mundo deportivo)
"Sans faire de Guardiola un saint ou un Gandhi des bancs de touche, il est évident, à l'observer, à écouter ceux qui le connaissent, que l'homme n'a pas l'âme d'un mégalomane, d'une rockstar, d'un homme providentiel. Le chaos lui succèdera peut-être, et l'entraîneur pêche sans doute par naïveté en pensant que le vestiaire acceptera avec autant de respect les ordres d'un subalterne, plutôt que ceux d'un homme qui avait déjà tout gagné avec le Barça. Mais en s'exposant à la critique par d'ultimes choix pas loin d'être déroutants, Guardiola est descendu de son piédestal de lui-même, et a revendiqué un droit à l'expérimentation, à l'erreur, vital pour son successeur" (Thomas Goubin, So Foot)
"Pochi ricordano che il suo debutto estero fu contro la Fiorentina di Prandelli nel luglio 2008 al Trofeo Franchi. Alla nostra terra è legato e lo scorso anno gli ho consegnato le chiavi della città. Devo dire che mi ha colpito lo scambio di sms dopo l'eliminazione di martedì contro il Chelsea. Pep mi ha scritto sul valore morale della necessità di mantenere la dignità nella sconfitta. Facile essere grandi quando si vince. Meno facile, ma forse più bello, essere grandi dopo una sconfitta. E per me Pep Guardiola, ovunque andrà, rimarrà un grande" (Matteo Renzi, sindaco di Firenze)
(Hristo Stoichkov)
"Me siento orgulloso de que haya entrenadores españoles de la categoría y preparación de Pep Guardiola" (Vicente del Bosque)
"Yo no había visto nunca un equipo como el Barça. No había visto nunca tener una técnica colectiva capaz de dominar el partido de una manera tan abrumadora" (Jorge Valdano)
"The king is dead, long live the king …" (World Soccer)
"Pep Guardiola's final season at Barcelona became like a Greek tragedy – the hero aware of his destiny yet unable to avert it" (Jonathan Wilson, The Guardian)
"Johan Cruyff laid the foundations and Frank Rijkaard embellished the superstructure, but it was during Guardiola's time that the work reached fruition. Steeped in the club's history and traditions, the young Catalan, in his first senior coaching job, was able to distill the essence of the Barça style and to present it as a new philosophy of the game. He did so with a grace and an intelligence, and a refusal to seek personal attention, that shamed some of his rivals" (Richard Williams, The Guardian)
"Todo empezó en el verano de 2008 eliminando al Wisla polaco para entrar en la Champions y continuó con un triplete histórico. Luego fueron llegando una catarata de títulos, hasta 13, que han puesto al Barça en el podio más alto del fútbol mundial. Se va Pep, pero deja un enorme legado, no solamente futbolístico sino en cultura y valores. Ha sido un embajador ejemplar del Barça allá donde ha llegado su voz. Gracias por todo Pep" (J.M. Artells, Mundo deportivo)
"Sans faire de Guardiola un saint ou un Gandhi des bancs de touche, il est évident, à l'observer, à écouter ceux qui le connaissent, que l'homme n'a pas l'âme d'un mégalomane, d'une rockstar, d'un homme providentiel. Le chaos lui succèdera peut-être, et l'entraîneur pêche sans doute par naïveté en pensant que le vestiaire acceptera avec autant de respect les ordres d'un subalterne, plutôt que ceux d'un homme qui avait déjà tout gagné avec le Barça. Mais en s'exposant à la critique par d'ultimes choix pas loin d'être déroutants, Guardiola est descendu de son piédestal de lui-même, et a revendiqué un droit à l'expérimentation, à l'erreur, vital pour son successeur" (Thomas Goubin, So Foot)
"Pochi ricordano che il suo debutto estero fu contro la Fiorentina di Prandelli nel luglio 2008 al Trofeo Franchi. Alla nostra terra è legato e lo scorso anno gli ho consegnato le chiavi della città. Devo dire che mi ha colpito lo scambio di sms dopo l'eliminazione di martedì contro il Chelsea. Pep mi ha scritto sul valore morale della necessità di mantenere la dignità nella sconfitta. Facile essere grandi quando si vince. Meno facile, ma forse più bello, essere grandi dopo una sconfitta. E per me Pep Guardiola, ovunque andrà, rimarrà un grande" (Matteo Renzi, sindaco di Firenze)
L'adéu de Guardiola (FC Barcelona)
Graciès Pep! (Barça TV)
Quatre saisons pleines de "peps" (L'Equipe)
Auguri Pep! (La Gazzetta dello Sport)
Pep Guardiola's 14 trophies at Barcelona (The Guardian)
«In volo» dopo le vittorie (Il Corriere della sera)
(Mundo deportivo)
Las portadas de Pep (Mundo deportivo)
"José Mourinho recently said that Pep Guardiola should be given a contract at Barcelona for '50 years'. 'I thought José loved me more than that!' Guardiola joked" (The Guardian)