Alessandro Nesta e Carles Puyol al termine del match |
FC Barcelona - AC Milan 3:1
Tutto sommato, la resa del Milan è stata onesta e onorevole. Non c'è stata goleada (uno per parte i gol su azione, entrambi apprezzabili) né totale limpidezza arbitrale. Guardiola si è però potuto permettere l'ignoto Cuenca e la rinuncia a Xavi (ma sul 3-1), mentre i ricambi del Milan si sono rivelati velleitari (Aquilani) o ectoplasmatici (Pato). Nesta mi è sembrato il migliore, e rimane (per classe ed esperienza) l'unico al mondo ancora capace di leggere con sufficiente anticipo i movimenti della pulce, di contrarlo e spesso di costringerlo sul piede debole. La Philarmonica è in condizione atletica non smagliante, non riesce ad avere la martellante continuità che abbiamo visto nelle serate importanti (basterà ricordare la mezz'ora contro lo UTD nella finale dell'anno scorso, o le sfide d'inizio stagione con il Real); probabilmente crescerà fra aprile e maggio, quando arriveranno le gare decisive e, poi, gli europei. Naturalmente, aspettiamo di vedere la maschera di Galliani e i suoi commenti sull'arbitraggio; va ricordato infine che in campo c'era lo sciagurato Mexes (cui va addebitato l'1-0) e non Thiago Silva, sacrificato da Allegri sull'altare di un campionato la cui vittoria non è più così scontata.