1 ottobre 2013

Il Meticcio

Cartoline di stagione: 8° turno 2013/2014

28 settembre 2013, Estadio Santiago Bernabéu, Madrid
Negli occhi del castrone gallese tutto lo smarrimento blanco
Non può non arrivare che da Madrid la cartolina di questo turno [card], che pure ne ha viste delle belle anche a Manchester, al White Hart Lane o all'Olimpico di Torino. Del Real Madrid toccherà certamente parlare anche in futuro perché Carletto nostro sta masticando il pane duro con cui si sono misurati i suoi predecessori: la squadra la assembla quell'incompetente fanfarone di Florentino Pérez, agli allenatori tocca provare a fare vincere un mazzo di figurine eterogenee (ultima quella di un castrone gallese pagato leggermente oltre misura). Lo Special One vi è diventato Normal One anche perché si era illuso di poter controllare lui la macchina: ha fatto fuori tutti, da Valdano a Zidane, tranne l’unico che non poteva decapitare, ed è stato un fracaso total. Carletto ha fisico e tempra per potercela fare, anche se le cose gli si sono un po' complicate con la vendita di due tipi che sanno anche giocare al calcio, Higuain e Ozil: adesso è rimasto con i Di Maria e i Benzema. Non sarà facile.

Qui invece vorremmo alzare il giusto peana al Meticcio, al secolo Diego Pablo Simeone, che lo onora sfoderando in quest’annata un look primi anni ottanta, tra il dark, il macho e i molti afrori, che se non fa più tendenza lo distingue comunque dalla massa. El Cholo aveva già vinto in Argentina, ma è in questo biennio a Madrid che ha mostrato tutte le sue qualità, vincendo lo stesso numero di titoli del Profeta di Setubal, e mostrando di saper battere chiunque (gli manca solo il Barça, cui ha lasciato la Supercoppa senza sconfitte): ben due volte il Real al Bernabeu (con una Copa del Rey con Mourinho espulso), il Chelsea (Supercoppa UEFA) e Bielsa col suo bell’Athlétic (Europa League). Adesso viaggia alla velocità del Barcellona senza averne i campioni. L’Atletico è però messo in campo in maniera semplice e quadrata, un bel 4-4-2, che l’altra sera ha impedito al Real di giocare la palla. In più ha un paio di giocatori capaci di fare la differenza: il celebrato in queste ore Diego da Silva Costa, un brasiliano candidato a disputare il Mondiale di casa con la maglia roja, bomber devastante; e il meno celebrato, ma forse ancor più bravo Koke, Jorge Resurrección Merodio all’anagrafe, che a 21 anni mette assist a bizzeffe come pochi altri alla sua età. Resteremo sintonizzati: parteggiando, ovviamente.

Azor