8 ottobre 2013

Mal d’Europa

Cartoline di stagione: 9° turno 2013/2014

6 ottobre 2013, The Hawthorns, West Bromwich
La ieraticità conferita dalla barba non riscatta Nicolas Sébastien Anelka
da un mesto autunno da ronzino acclarato
Biancospini, The Hawthorns: da questo stadio imponente nel circondario di Birmingham – non per caso soprannominato dai tifosi The Shrine, il Santuario – giunge la cartolina di questo turno europeo [card]. Vi gioca dal 1900 il West Bromwich Albion Football Club, con scarse fortune: un solo campionato (nel 1920), 5 FA Cup (l’ultima nel 1968), più recentemente il titolo della Football League Championship (nel 2008). In sostanza, chi ama il buon calcio ci viene per vedere giocare le grandi squadre in trasferta. Domenica scorsa era il turno della capoclassifica, l’Arsenal. Che vi si è inaspettatamente arenata, dopo 5 vittorie di fila, molto faticando a strappare un pareggio contro una compagine che la insegue già (si fa per dire) a 7 punti di distanza dopo poche giornate. I Gunners hanno giocato male, in maniera irriconoscibile rispetto alla squadra sfolgorante che nel mercoledì precedente aveva rullato – “hammered” direbbero gli inglesi – il Napule di Benitez, ubriacandolo sul ritmo, col pressing, coi passaggi di prima e le incursioni da tutte le direzioni.

Contro il WBA gli stessi giocatori ricordavano lo champagne avanzato dal giorno prima: ritmo inesistente, blanda opposizione alle avanzate veloci degli avversari, palla attesa sui piedi e scattino a infrangersi sul piede o sull’anca dell’avversario. Poteva finire anche peggio se non ci avesse pensato quel vecchio ronzino sopravvalutato di Nicolas Anelka, ora in dote ai Baggies, che si è mangiato almeno due occasioni enormi da solo davanti al portiere. Che è successo? Una cosa banalissima: il mal d’Europa. Hai voglia a dire turn-over: più che fisica, in autunno, è una questione mentale. Pochissimi sono i gruppi di giocatori capaci di tenere alta e costante la concentrazione. Al momento è un esercizio eretistico in cui si stanno cimentando solo l’Atletico Madrid e il Barcellona. Le altre hanno ceduto il passo tutte: da noi fa specie la Juve, ma è il caso anche del Real, del Bayern, del Dortmund, dello stesso PSG, per non dire dei più malconci Manchester. E diciamocelo francamente: per fortuna. Sennò sai che noia.

Azor