20 marzo 2015

Danke schön!

In ripa Arni

Alla fine di ottobre 2014 la Roma ospitò il Bayern di Guardiola. L'esito di quella partita resterà nella storia non solo per il risultato (1-7), ma per come maturò. Al più alto livello professionistico certe imbarcate si pagano e si pagano soprattutto nel lungo periodo. Una sconfitta come quella, con l'avversario che ti costringe per novanta minuti a correre a vuoto, affondando ogni volta che desidera farlo, mortificando ogni tuo sforzo atletico e tattico di contenimento, distrugge tutte le certezze che ti sei costruito in mesi di lavoro. La Roma, da allora, non è più stata la Roma di Rudi Garcia. Da un mese e mezzo i nodi stanno venendo tutti al pettine. La squadra vista stasera contro la Fiorentina è il risultato di una lenta erosione che ha eliminato tutte le certezze e niente riesce più come prima ai giallorossi. L'atteggiamento del pubblico romano non li aiuta.

La Fiorentina scesa in campo a Roma per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League è stata, dal canto suo, un piccolo capolavoro tattico. Montella aveva preparato il delitto perfetto. Difesa a tre coi migliori uomini della rosa viola: Basanta (ma come è possibile che abbia giocato in Messico fino all'anno scorso?), Gonzalo e Savic (difensore di un'altra categoria per intelligenza tattica); centrocampo quasi al completo, senza l'infortunato Pizarro, ma con un riposato Borja Valero, Matias Fernandez e il sorprendente Badelj, altra perla della premiata ditta Pradè-Macia. Esterni altissimi con Joaquín e Alonso e la coppia perfetta davanti: Babacar-Salah. Con Gomez sarebbe forse anche meglio, ma i due  attaccanti africani sono complementari e si trovano a meraviglia. Basta poco alla Fiorentina per passare: fallo di Holebas su Fernandez e rigore netto. Gonzalo, freddissimo, fa 1-0.

Gonzalo trasforma il rigore 
che porta in vantaggio i Viola sulla Roma
Il 2-0 è la prova provata di quanto dicevamo all'inizio. Skorupski incappa in una papera che un anno fa nessun giocatore della Roma avrebbe mai fatto. Alonso ci crede e fa 2-0. Il terzo gol è un gesto atletico bellissimo di Basanta, ma la Roma era già negli spogliatoi. Il secondo tempo è stato il tripudio dei mille tifosi viola arrivati all'Olimpico.

Dopo una serata perfetta come questa ci resta un'immagine in particolare: Montella abbracciato a Pradè. Ecco, se avessimo la certezza di vederli così vicini anche l'anno prossimo, saremmo soddisfatti comunque finiscano le competizioni nelle quali la Viola è ancora impegnata.

Cibali