In ripa Arni
Alla fine di ottobre 2014 la Roma ospitò il Bayern di Guardiola. L'esito di quella partita resterà nella storia non solo per il risultato (1-7), ma per come maturò. Al più alto livello professionistico certe imbarcate si pagano e si pagano soprattutto nel lungo periodo. Una sconfitta come quella, con l'avversario che ti costringe per novanta minuti a correre a vuoto, affondando ogni volta che desidera farlo, mortificando ogni tuo sforzo atletico e tattico di contenimento, distrugge tutte le certezze che ti sei costruito in mesi di lavoro. La Roma, da allora, non è più stata la Roma di Rudi Garcia. Da un mese e mezzo i nodi stanno venendo tutti al pettine. La squadra vista stasera contro la Fiorentina è il risultato di una lenta erosione che ha eliminato tutte le certezze e niente riesce più come prima ai giallorossi. L'atteggiamento del pubblico romano non li aiuta.
La Fiorentina scesa in campo a Roma per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League è stata, dal canto suo, un piccolo capolavoro tattico. Montella aveva preparato il delitto perfetto. Difesa a tre coi migliori uomini della rosa viola: Basanta (ma come è possibile che abbia giocato in Messico fino all'anno scorso?), Gonzalo e Savic (difensore di un'altra categoria per intelligenza tattica); centrocampo quasi al completo, senza l'infortunato Pizarro, ma con un riposato Borja Valero, Matias Fernandez e il sorprendente Badelj, altra perla della premiata ditta Pradè-Macia. Esterni altissimi con Joaquín e Alonso e la coppia perfetta davanti: Babacar-Salah. Con Gomez sarebbe forse anche meglio, ma i due attaccanti africani sono complementari e si trovano a meraviglia. Basta poco alla Fiorentina per passare: fallo di Holebas su Fernandez e rigore netto. Gonzalo, freddissimo, fa 1-0.
Gonzalo trasforma il rigore che porta in vantaggio i Viola sulla Roma |
Il 2-0 è la prova provata di quanto dicevamo all'inizio. Skorupski incappa in una papera che un anno fa nessun giocatore della Roma avrebbe mai fatto. Alonso ci crede e fa 2-0. Il terzo gol è un gesto atletico bellissimo di Basanta, ma la Roma era già negli spogliatoi. Il secondo tempo è stato il tripudio dei mille tifosi viola arrivati all'Olimpico.
Dopo una serata perfetta come questa ci resta un'immagine in particolare: Montella abbracciato a Pradè. Ecco, se avessimo la certezza di vederli così vicini anche l'anno prossimo, saremmo soddisfatti comunque finiscano le competizioni nelle quali la Viola è ancora impegnata.
Cibali