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Ashley Williams |
Il fracasso mediatico della settimana del Barça, del Derby e della gabina elettorale non deve oscurare la vera, clamorosa novità. E' accaduto un fatto senza precedenti, che volentieri festeggiamo. Per la prima volta in oltre cinquant'anni di storia, la Football Association League Cup (quest'anno Capital One Cup) - terza competizione in ordine di importanza della stagione albionica - non è finita nella bacheca di un club inglese. Ha alzato la coppa un uomo nato a Wolverhampton, Ashley Williams, forte difensore centrale: è il capitano del Galles e dello Swansea City FC. Già. Lo Swansea, arrivato in Premier l'anno scorso e quest'anno guidato sapientemente da Michael Laudrup, ha facilmente vinto la finale di Wembley. Facilmente? Con assoluta tranquillità. Cinque a zero. Di fronte, va detto, aveva il modesto Bradford City AFC, militante nella League Two, equivalente dell'italiana Serie C o C2, che aveva eliminato Arsenal e Aston Villa. I gallesi, invece, si erano sbarazzati di Chelsea e Liverpool. Chiaro che gli squadroni - o presunti tali - hanno snobbato la coppa. Resta l'esito finale. Lo Swansea sta disputando un campionato formidabile; Laudrup è un allenatore di futuro e sicuro successo; il centravanti, Michu, sarà uno tra i più chiacchierati possibili trasferimenti del prossimo calciomercato. La Coppa di Lega è ciliegina su una saporosissima torta. In attesa di nuove sfide: l'Europa League e il derby. Un nuovo derby di Premier, tutto gallese. A gran velocità, dalla Championship, sta arrivando il Cardiff City FC. Evviva Swansea, Galles evviva!
24 febbraio 2013, Wembley Stadium. Capital One Cup final
Swansea City FC - Bradford City AFC 5:0 (3:0)
Mans