28 giugno 2012, Stadion Narodowy, Warszawa 36° minuto |
I due gol, uno più bello dell'altro, sono già entrati nella storia del calcio italiano (per stare all'orto di casa), e vanno a porsi accanto a quelli di Boninsegna, Burgnich, Riva, Rivera, Rossi, Tardelli, Altobelli, Grosso e Del Piero, nella nostra memoria. Pirlo che nel cerchio di centrocampo "vede" Chiellini avanzato sulla fascia sinistra e lo serve col consueto lancio millimetrico, questi che passa subito la palla poco più avanti a Cassano che fa un movimento difficile da descrivere (tra il dribbling e la "veronica") tra due avversari da cui esce un cross di stupefacente bellezza di sinistro lievemente a rientrare, Mario che 'vede' anche lui dove finirà il pallone, prende il tempo a Badstuber e a Neuer e salta altissimo ad inzuccare al 20°. Sedici minuti dopo, Montolivo raccoglie nella nostra area uno smanacciamento di Buffon, va via palla al piede allargandosi sulla fascia sinistra, alza lo sguardo e vede Mario lanciarsi alle spalle dei due centrali difensivi tedeschi poco oltre il cerchio di centrocampo, e con tempismo effettua un lancio di 40 metri che Mario raccoglie sul piede spalle alla porta, ma questa volta si gira sveltissimo e procede verso la lunetta anticipando la disperata diagonale di Lahm con una bordata impressionante per velocità (125 km/h) e precisione (la palla fa il pelo al palo): Neuer rimane di sale.
Due terrificanti cazzotti sul mento ai tedeschi. E d'altra parte il calcio è una cosa semplice: si gioca in ventidue e alla fine vincono gli italiani.
Azor