11 giugno 2012

Il secchione e l'autodidatta

11 giugno 2012, Olimpiyskyi, Kyiv
Андрій Миколайович Шевченко corre ad
abbracciare Олег Володимирович Блохін 
Si staranno bevendo una vodka insieme, Maslov e Lobanovski, o avranno trovato il modo di litigare anche questa volta? Sheva e Blokhin, invece, si sono affettuosamente abbracciati, a fine partita (l'immagine di lato). Ibra bestemmierà per tre o quattro giorni, tirerà calci alle borse negli spogliatoi e insulterà i compagni. Lui è un bullo autodidatta, alla scuola dell'Ajax ha studiato poco. Sheva invece è un educato secchione, e quanto a trucchi del mestiere la sa più lunga dello zingaro, che certo non ha grande stoffa da difensore centrale, ma si è fatto davvero uccellare dal movimento a girargli intorno dell'ucraino in occasione del secondo gol.  Lo zingaro sbraita in campo, Sheva sussurra e sbuca. I suoi gesti sono più classici, quelli dell'altro - come sempre - naïf, nel senso più autentico. Sheva è l'allievo perfetto, così come lo è stato Blokhin. Sprazzi di vecchia Dinamo Kiev, questa sera. Sprazzi di grande scuola calcistica, regalati da gente che in Europa ha scritto pagine di calcio importanti. Quelle che Ibra, il ribelle senza maestri e senza fissa dimora, non ha scritto e non scriverà mai.

Azor