15 giugno 2014

Greetings from Italy

Esordio in grande stile per l'Italia dei Cesaroni. C'è poco da fare, esistono almeno due nazionali di calcio nel nostro Paese: quella delle amichevoli e quella delle partite ufficiali. Ieri abbiamo ammirato, dopo ben nove amichevoli senza vincere, quella che ci piace di più. Cattiva, determinata, senza paura e fisicamente in grande spolvero. Alla vigilia ero molto sereno, l'Inghilterra versione Brazil 2014 è una delle più scarse da circa quarant'anni. Un mix di esperienza e giovanilismo male amalgamato e guidato da un allenatore a cui vanno tutta la mia simpatia e la mia stima umana, ma che non ha mai ottenuto risultati a livelli alti. Abituato a pensare in piccolo, sir Hodgson non fa paura. Lette le formazioni ho invece avuto un sussulto; difesa a quattro come previsto con Baines e Johnson sulle fasce e Cahil-Jagielka centrali. Henderson-Gerrard davanti alla difesa con Welbeck e Sterling mezzi interni. Rooney dietro all'unica punta Sturridge. Niente di nuovo sotto il sole. Hodgson ha schierato la formazione migliore che ha a disposizione. Come dicevo, un mix di esperienza e gioventù mal amalgamato. Per il futuro gli inglesi sono messi bene e potranno recitare un ruolo da protagonisti se troveranno il nuovo Gerrard (a tratti imbarazzante ieri sera) e se sapranno crescere almeno un altro centrale di caratura mondiale. Cahill è un onesto pedatore, ma non può garantire solidità dietro. Meglio il centrale trentunenne dell'Everton. Mi ha impressionato Sterling. Il giovane giamaicano (classe 1994!) del Liverpool sembra Anderson ai tempi di sir Ferguson. Se non si perderà ne vedremo delle belle.

14 giugno 2014, Arena Amazonia, Manaus
Raheem Serling affrontato da Paletta
Noi siamo scesi in campo all'insegna dell'equilibrio, ed è qui che mi sono sorti i primi dubbi. Avrei schierato due punte o almeno Cassano insieme a Balotelli con Chiellini centrale e uno qualsiasi a sinistra. Alla fine però ha avuto ragione Cesare e se lui allena la nazionale un motivo di ci sarà. Complimenti. Resto tuttavia scettico su due punti in particolare. Il primo riguarda Paletta e il secondo Chiellini: Paletta non può giocare in una nazionale, specialmente se questa è l'Italia e se la competizione è la più importante del pianeta. Insicuro, sempre fuori posizione, mai in grado di impostare. Abbiamo ballato parecchio e molto per colpa sua. Senza voler infierire troppo diciamo che non è adeguato al livello richiesto per queste partite. Chiellini secondo me non può fare il terzino. È un insulto al gioco del calcio. Non spinge mai, non riesce a saltare l'uomo è inutile in quel ruolo a meno di non doversi chiudere e difendere il risultato. O lo mettiamo centrale o, sarebbe meglio assai, lo mettiamo in tribuna. Giocasse nel Sassuolo la Nazionale la vedrebbe dal divano di casa sua.

Pirlo andrebbe beatificato. È il trenta percento della squadra. Sempre tranquillo, non va mai in affanno, vede tre ore prima come si svilupperà l'azione, per togliergli il pallone devono triplicarlo sempre e a volte non basta. Monumentale. Darmian mi ha impressionato, ma gli inglesi a destra non ci hanno capito nulla dall'inizio. Rooney doveva aiutare Baines e non lo ha mai fatto, poi Hodgson ha spostato Sterling da quella parte e comunque non è servito. Se le premesse sono queste abbiamo trovato il nuovo Cabrini. Bene Balotelli, sempre decisivo quando serve e bene Candreva anche se ha sull'anima il pareggio in società con Paletta. Aveva un chilometro quadrato per servire Darmian e lo ha ignorato perdendo banalmente palla. In queste partite certi errori non si possono fare, si rivelano spesso esiziali.

14 giugno 2014, Arena Amazonia, Manaus
Balotelli esulta dopo aver segnato il gol del 2-1 definitivo
Gigantesco Barzagli, erede della gloriosa tradizione difensiva nostrana e bravo Marchisio che ha corso talmente tanto da avere "le allucinazioni", parole sue. De Rossi granitico come sempre e perfettamente complementare alla coppia Pirlo-Verratti. Ottimo l'esordio mondiale di quest'ultimo che ha dato l'anima dall'inizio alla fine, spirito alla Gattuso con piedi per fortuna ben diversi. Una nota di merito va a Sirigu, chiamato a sostituire Buffon all'ultimo minuto. Grande partita, ma non avevo dubbi. Il ragazzo di Nuoro è una certezza, ha fisico, posizione e riflessi per difendere la porta dell'Italia a un mondiale. Elogio infine degli assenti. La mancanza di Montolivo è una manna per noi. A parte il dispiacere umano per il ragazzo, resta la certezza che sia una zavorra per il centrocampo italiano. Adesso andiamo in verticale quando serve e sembra che i tempi di gioco funzionino alla perfezione.

Insomma, se il buondì si vede dal mattino ...

Cibali